«L’istituto milanese è l’unico ad avere quel corso e quel tipo d'insegnamento, che davvero è stato attribuito a un medico specializzato in oftalmologia: solo che finora tale specialista non era stato nominato, per cui la disciplina era sempre stata insegnata da un docente di ambito professionale su incarico del preside – spiega a b2eyes.com Anto Rossetti, docente di Optometria sia presso l’Ipsia di Cividale del Friuli sia all’Università di Padova – Evidentemente gli oculisti non avevano mai ritenuto interessante questo tipo di attività, ora che però le nomine sono state eseguite, non potevano essere altrimenti; ma va ricordato che quell’insegnamento avviene sempre a quattro mani con un docente di ambito ottico».
Il docente, tuttavia, spiega che la sostanza supererà presto la forma. «Anche all’Itis Galilei (nella foto, uno scorcio della sala di refrazione) i corsi con questo tipo d'insegnamento e con questa possibile sovrapposizione di ruoli stanno andando a morire. Infatti l’Itis milanese ha adottato dal 2010 per i corsi di Ottico la nuova tipologia Servizi Socio Sanitari, in cui le materie “Esercitazioni di optometria, contattologia e lenti oftalmiche” sono affidate, da sempre, a docenti C200, cioè docenti abilitati in ottica, come negli altri istituti statali», ricorda Rossetti.
A.M.
Il docente, tuttavia, spiega che la sostanza supererà presto la forma. «Anche all’Itis Galilei (nella foto, uno scorcio della sala di refrazione) i corsi con questo tipo d'insegnamento e con questa possibile sovrapposizione di ruoli stanno andando a morire. Infatti l’Itis milanese ha adottato dal 2010 per i corsi di Ottico la nuova tipologia Servizi Socio Sanitari, in cui le materie “Esercitazioni di optometria, contattologia e lenti oftalmiche” sono affidate, da sempre, a docenti C200, cioè docenti abilitati in ottica, come negli altri istituti statali», ricorda Rossetti.
A.M.