Mido, chi viene e chi va. Ma Luxottica e Safilo cosa faranno?

A Mido 2010 (nella foto una panoramica) i mugugni maggiori venivano dalle aziende in mostra nei padiglioni delle montature commerciali, mentre designer, lenti oftalmiche e strumenti evidenziavano quasi esclusivamente segnali di gradimento per la rassegna. Tanto che gli organizzatori hanno deciso di creare quest’anno il Mido Fashion District, un’area tematica per agevolare la visita degli ottici, che per ora rimane top secret nei dettagli. Come top secret gli stessi organizzatori preferiscono mantenere i nomi di chi ha già aderito alla manifestazione. Ragion per cui b2eyes.com ha svolto un rapido sondaggio tra le aziende.
Su tutti spicca il ritorno di Alain Mikli. Benché il designer francese non ami la calca e il frastuono delle fiere, dopo un anno di esilio e di appuntamenti extra salone il management ha deciso di esporre con uno stand da 380 metri quadrati, non soltanto per sostenere la presenza di Vuarnet sul mercato italiano, ma anche con le nuove collezioni Mikli. Logo Italia, quindi, distributrice del brand sportivo rilevato dalla Alain Mikli International, sarà a Fieramilano Rho con Vuarnet, ma non con gli altri due marchi del suo portafoglio, cioè Tag Heuer e Fred, per i quali è previsto uno spazio allo Sheraton milanese. Assenza forzata, invece, per Braccialini e Coveri, i brand che erano in licenza a Vecellio, la cui vecchia proprietà si è arresa alla crisi. Poi c’è chi aumenta i propri spazi espositivi, come Silhouette, che avrà uno stand più grande di quasi il 10%, per un totale di 400 mq. Non cambia sostanzialmente la metratura, invece, per Specsart, con poco più di 50 mq nonostante una collezione in più da presentare, S.Oliver, e per la varesina Mirage, con appena una decina di mq in meno.
Infine, uno sguardo al Cadore. Secondo fonti Confindustria Belluno Dolomiti, a Mido 2011 non ci sarà alcuna collettiva del Distretto dell’Occhiale cadorino, che fa capo a Sipao, ma soltanto aziende con presenza individuale.
A.M.