Mad in Italy apre le sue porte agli ottici

Per far conoscere ai professionisti del settore le caratteristiche degli occhiali Mad in Italy, Vista Eyewear, società produttrice del brand, ha deciso di aprire le porte della propria unità produttiva ad Alano di Piave, in provincia di Belluno. «Si tratta di una giornata di workshop dedicata agli ottici d’Italia – spiega una nota di Vista Eyewear - che ha l’obiettivo di far vivere la nascita di un prodotto artigianale come Mad in Italy in tutte le sue fasi di realizzazione». Il progetto si svolge su appuntamento. La giornata, che vuole «far trascorrere ai partecipanti un’esperienza unica e costruttiva – prosegue il comunicato – prevede la visita guidata in azienda, con la dimostrazione delle tecniche e fasi di lavorazione di aste e montature, un approfondimento sul prodotto, una piccola sopresa offerta dalla casa e per finire un tour enogastronomico tra i vigneti a Valdobbiadene».
Il primo centro ottico coinvolto nell’iniziativa è stato VisionOttica Duemme di Montebelluna, in provincia di Treviso, che ha partecipato alla visita con una decina di membri dello staff (nella foto). «È stato molto istruttivo, abbiamo visitato un’azienda che ha tutta la filiera di costruzione dell’occhiale – racconta a b2eyes.com Fabio Veglianti, ottico, collaboratore del punto vendita di proprietà di Davide e Tommaso Michielan – Ciò ci ha permesso di approfondire l’intero processo di produzione, partendo dalle materie prime per arrivare al confezionamento finale della montatura: è stata la prima volta che ho potuto vederlo in maniera completa. Ci sono stati illustrati dettagliatamente i vari passaggi ed è stato interessante, ad esempio, capire meglio i procedimenti di colorazione di alcuni metalli che vengono eseguiti in modo particolare. Questo è molto importante, per poterlo trasferire al cliente. Spesso il consumatore non sa come viene creato un occhiale, ma se lo si argomenta in maniera specifica, gli si spiega che, come nel caso di Mad in Italy, è realizzato interamente a mano e che utilizza materiali innovativi, allora riesce a capire il valore aggiunto di un certo tipo di prodotto rispetto a un altro».
N.T.

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