Luxottica: tutto cresce a due cifre

«Abbiamo chiuso un trimestre eccezionale, il primo come team, che vede accanto agli ottimi risultati economico-finanziari anche importanti traguardi organizzativi – commentano nella trimestrale Adil Khan e Massimo Vian (nella foto, da destra), amministratori delegati di Luxottica - Sono stati avviati vari cambiamenti organizzativi che, siamo convinti, accelereranno crescita e redditività. In primis, l’integrazione delle forze vendita di Oakley nell’organizzazione Luxottica per rafforzare ulteriormente il marchio in mercati strategici come il Nord America e l’Europa. In Cina, l’introduzione della figura del general manager del paese, con responsabilità sui risultati complessivi dei business wholesale, retail ed e-commerce, consentirà un’accelerazione dell’espansione del gruppo in questo importante mercato. La divisione Wholesale ha evidenziato un forte dinamismo per tutti i marchi e in tutti i mercati, in particolare in Nord America e nei mercati emergenti, anche grazie alla spinta impressa dal lancio della prima collezione “by Luxottica” di Michael Kors. Il favorevole effetto mix e ulteriori recuperi di efficienza si sono, infine, tradotti in margini in forte crescita. Molto buona anche la performance della divisione Retail, in particolare in Nord America, dove LensCrafters ha consolidato i recenti miglioramenti e Sunglass Hut ha confermato la crescita a doppia cifra. Siamo molto soddisfatti dei risultati dei primi quattro mesi del 2015 e l’ottimo andamento della raccolta ordini del Gruppo conferma la crescita attesa per i prossimi trimestri». Il volume d’affari è cresciuto del 16,8% a cambi correnti nella divisione Wholesale, per un totale di 939 milioni di euro, e del 26,4% in quella Retail, pari a oltre 1,3 miliardi di euro.
La nota di Luxottica sui risultati dei primi tre mesi 2015 ricorda che la crescita del fatturato è stata distribuita in tutte le aree geografiche. In Europa il gruppo di Leonardo Del Vecchio «ha registrato un’accelerazione delle vendite, in aumento dell’8,5% a cambi correnti – precisa la trimestrale - Alla crescita della divisione wholesale hanno contribuito Italia, Francia e Spagna, oltre a Regno Unito e Turchia».
(red.)


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