Luxottica, la rivoluzione al vertice non cambia il trend

Si tratta di dati adjusted: si riferiscono, cioè, «alla modifica della presentazione di una parte del fatturato di EyeMed, che viene ora riportato su base netta, a seguito della variazione dei termini contrattuali con una delle principali controparti assicurative, per 22,7 milioni di euro sul fatturato e sul costo del venduto – precisa la trimestrale di Luxottica – e all’esclusione di un costo non ricorrente relativo all’accordo di cessazione del rapporto di lavoro subordinato e del rapporto di amministrazione tra Andrea Guerra e Luxottica Group Spa, per 15 milioni di euro sull’utile operativo, pari a 10,9 milioni di euro dopo l’effetto fiscale».
Nella stessa nota Leonardo Del Vecchio (nella foto) sottolinea che si è concluso un altro trimestre con ricavi e redditività in crescita per il gruppo. «Anche in questa fase di transizione manageriale, l'impegno e la determinazione di tutti e la forza dei nostri marchi hanno consentito a Luxottica di raggiungere ottimi risultati, di cui siamo tutti orgogliosi – dice il presidente di Luxottica - La crescita è stata trainata dal mercato americano con un incremento delle vendite wholesale in dollari superiore all’11% e delle vendite omogenee retail del 4,3% con LensCrafters in forte accelerazione rispetto alla prima parte dell’anno. Anche nei mercati emergenti Luxottica ha continuato a rafforzarsi con incrementi delle vendite superiori al 30% in Cina, Brasile, India e Medio Oriente. L’Europa, nonostante la mancanza di sole che ha penalizzato in modo importante le nostre vendite estive, ha comunque registrato un andamento stabile con ricavi leggermente positivi. Siamo infine molto soddisfatti che assieme ai ricavi sia, come sempre, cresciuta la redditività del gruppo, con tassi di sviluppo dei margini mai così alti da inizio anno».
Anche in Borsa il titolo Luxottica ha recuperato il terreno improvvisamente perso un paio di settimane fa, alla notizia delle dimissioni di Enrico Cavatorta, tornando sopra i 40 euro e chiudendo l’ultimo mese all’insegna della stabilità.
(red.)

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