Sotto accusa sono finiti quei «negozi con tanti dipendenti», come li definisce la “iena” Matteo Viviani (nella foto), che imporrebbero ai propri collaboratori budget tali che per raggiungerli sono costretti a prescrivere occhiali anche quando non c’è un vero difetto visivo. Gli stessi negozi in cui l’esame della vista viene fatto da collaboratori che non sono ottici abilitati, bensì addetti alla vendita che sono stati sottoposti soltanto a brevi corsi di formazione.
Il servizio si chiude con l’intervento di Giulio Velati, che, in veste di presidente degli ottici italiani, censura questi comportamenti e invita i dipendenti vessati a rivolgersi a Federottica.
A.M.