Il Fuori Salone trascina al successo Out of Mido

Della manifestazione che si è conclusa domenica, come hanno spiegato a b2eyes.com alcune delle aziende espositrici (nella foto, gli stand), hanno apprezzato soprattutto la possibilità di intercettare un pubblico diverso da quello delle tradizionali fiere di settore: un target “delicato” e importante di consumatori maturi, curiosi e molto esigenti, attenti all’innovazione e alla creatività, ma anche ai criteri con cui è realizzata la produzione. Se infatti sono fondamentali le manifestazioni in cui al centro è posto il business nel senso più stretto del termine, altrettanto interessanti si delineano, secondo i partecipanti, le occasioni in cui è possibile far toccare con mano, conoscere e valutare i prodotti al consumatore finale, cioè a colui che si recherà dall’ottico cercando uno specifico occhiale che forse non avrebbe altrimenti conosciuto. Di questo avviso è Alessandro Chitotti, country manager per l’Italia di Charmant. «In questi giorni c’è stato grande passaggio di italiani e di stranieri, che si sono fermati incuriositi dai prodotti esposti, manifestando molto interesse – dice Chitotti - Quindi il nostro giudizio è positivo, perché l’obiettivo che ci siamo posti è proprio quello di farci conoscere dal consumatore, acquisendo visibilità al di là dei grossi marchi che presidiano il mercato in Italia». Non solo farsi conoscere ma anche “tastare il polso” al consumatore, in un reciproco scambio di informazioni preziose. «La fiera di settore è importantissima, ma un’occasione come questa ci sta dando modo di interagire, invece che con gli ottici e i grossisti, anche con chi compra l’occhiale, offrendoci l’opportunità di capire cosa pensa del prodotto, se corrisponde effettivamente a ciò che cerca, se le forme sono attuali, e così via», commenta Augusto Valentini, designer dell’omonima linea prodotta e distribuita da Look the concept factory, che sottolinea come il proprio consumatore sia anch’esso “di nicchia” e maturo, interessato non solo all’estetica, ma anche all’utilizzo dei materiali, alla tracciabilità e all’impatto ambientale. Soddisfatti anche in Silhouette, dove si sono avvicendati non solo curiosi interessati alle caratteristiche del prodotto, ma anche consumatori “affezionati”. « Chi si è fermato era attratto dagli elementi distintivi delle montature, come l’assenza di cerniere, la flessibilità, il peso di appena 1.8 grammi. È importante dare la possibilità di toccare con mano l’occhiale, far capire come sia anche personalizzabile – sottolinea Alessia Berti dell’ufficio marketing di Silhouette Italia – perché così se ne apprezzano la ricerca, il design e si va a cercarlo dall’ottico».
Un’opportunità di far conoscere non degli occhiali, ma un materiale utilizzato nella loro produzione, con la prospettiva di aprirsi anche a settori non prettamente legati al business ottico: è l’idea con cui ha aderito a Out of Mido un’azienda come Mazzucchelli 1849, che ha presentato la propria bioplastica M49. «Abbiamo avuto contatti con persone che sono molto interessate all’aspetto ecologico di un prodotto – racconta Claudio Crespi, responsabile vendite - Questo infatti è un materiale 100% ecologico e biodegradabile su cui diverse aziende dell’occhialeria nostre partner stanno puntando, andando incontro alle richieste di un consumatore attento e informato. Ma si sono fermate anche persone che hanno intuito la possibilità di farne un utilizzo diverso, ad esempio per la produzione di bigiotteria: la grafica, i colori, gli accostamenti del disegno lo rendono infatti molto versatile».
N.T.

Design