Google Glass, a Firenze si studia come renderli fashion

Gli studenti del corso di laurea magistrale in Design che quest’anno seguono il laboratorio focalizzato completamente sull’occhiale sono stati invitati dai docenti a presentare idee e progetti per conferire un nuovo look a questo accessorio innovativo dal punto di vista tecnologico,  ma poco valorizzato nella componente formale ed estetica. L’input è venuto da una frase di Astro Teller, vice presidente di Google e capo di Google X, che ha dichiarato: «Qui c’è un problema di moda molto più che un problema legato alla tecnologia… Bisogna convincere le persone a indossare un computer sul loro viso».  Quando è uscita la notizia dell’accordo con Luxottica, «abbiamo pensato che il corso fosse la sede più appropriata per un’idea come questa, poiché gli studenti erano già impegnati sul tema della progettazione – dichiara a b2eyes.com Benelli, responsabile del corso in collaborazione con Mario Casini, presidente dell’Aio - È evidente che i Google Glass attualmente mancano di design, la sfida è creare un occhiale che sia desiderabile. Come corso di laurea abbiamo deciso di acquistare un esemplare degli smart glass per poterli studiare in maniera diretta, verificandone le esatte dimensioni, le caratteristiche e anche la possibilità di scomporre il blocco elettronico». La sfida è stata accolta con entusiasmo dagli iscritti al corso, oggi oltre ottanta, che hanno già iniziato a cimentarsi nel progetto volto a realizzare un prodotto in cui si aggiunga desiderabilità a una tecnologia sofisticata e miniaturizzata. Per questo si è avviato un lavoro interdisciplinare che vede coinvolto mondo accademico, imprese e personaggi leader del settore: gli esiti progettuali della collaborazione  si concluderanno nel mese di giugno con la presentazione dei prototipi ritenuti più interessanti.
N.T.

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