Di lei colpivano il sorriso e la simpatia. Della sua morte colpisce il silenzio che l’ha accompagnata, in tutti questi mesi. Eppure Giuliana Benatti Landoni, 71 anni, nata a Soliera, in provincia di Modena, nel nostro settore meglio conosciuta come Giuliana Benatti Targioni, ha rappresentato un elemento di novità e di svolta per l’editoria legata all’eyewear. Soprattutto da quando la testata da lei fondata nel Duemila, Glasses & Fashion, strinse una partnership con l’allora Fabiano Editore, nel 2003, che proseguì fino al tramonto del decennio. «Giuliana la ricordo soprattutto come una professionista che non si è mai montata la testa, sebbene frequentasse le migliori firme della moda, le principali aziende dell’occhialeria e le maggiori fiere internazionali – dice Ferdinando Fabiano – Sono molti i ricordi, gli aneddoti e i momenti vissuti insieme: uno su tutti, l’evento che a un Mido di qualche anno fa abbinò arte e moda, ideato e sviluppato da lei, come tante altre iniziative che con elevata frequenza e costante entusiasmo mi proponeva».
Se oggi il settore dell’eyewear può vantare numerose e prestigiose riviste, nazionali e non solo, ispirate alla moda, al design e ai comparti affini, in gran parte lo si deve alle intuizioni di Giuliana e alla sua attività editoriale. «Ho conosciuto Giuliana Targioni alla fine degli anni ‘90 e di lei mi fa piacere ricordare la determinata passione per l’occhiale come accessorio di moda - racconta Giovanni Vitaloni, amministratore delegato di Nico-design e vicepresidente Anfao e Mido - Tra le prime del mondo dell’occhialeria ha contribuito a sdoganare l’immagine dell’occhiale, fino ad allora vissuto soprattutto come protesi medicale, sottolineando il nesso con l’universo del fashion. La sua era un’avventura editoriale, ma anche una seria teorizzazione dell’evoluzione del costume, che lei ha saputo intuire dagli albori. In particolare, dobbiamo a lei alcune felici collaborazioni con la Camera Nazionale della Moda Italiana, attraverso il progetto di Incubatore di giovani talenti: Giuliana ha sempre sostenuto e promosso i marchi indipendenti, come i nostri. Una persona umanamente generosa e vivace, una professionista, con cui parlare di occhiali è sempre stato piacevole e originalmente stimolante».
Susi Marotti, segretario generale di Assogruppi Ottica, ricorda con grande affetto Giuliana. «Il suo entusiasmo fanciullesco, quel certo tono svagato e leggero, la sua ferrea determinazione sono stati un esempio da imitare in un mondo del lavoro affollato di “squali” e “conigli”», dice Marotti.
«Abbiamo appreso solo nei giorni scorsi dalla redazione di B2eyes della scomparsa di Giuliana: negli uffici di Anfao-Mido siamo rimasti allibiti, senza parole – afferma Francesco Gili, chief operating officer di Mido - Per me Giuliana era una simpatica professionista, sognatrice e quindi a volte incompresa. Ma preferisco ricordarla come una cara amica con tanta voglia di vivere e un sorriso davvero contagioso. Ci mancherà».
A.M.
Se oggi il settore dell’eyewear può vantare numerose e prestigiose riviste, nazionali e non solo, ispirate alla moda, al design e ai comparti affini, in gran parte lo si deve alle intuizioni di Giuliana e alla sua attività editoriale. «Ho conosciuto Giuliana Targioni alla fine degli anni ‘90 e di lei mi fa piacere ricordare la determinata passione per l’occhiale come accessorio di moda - racconta Giovanni Vitaloni, amministratore delegato di Nico-design e vicepresidente Anfao e Mido - Tra le prime del mondo dell’occhialeria ha contribuito a sdoganare l’immagine dell’occhiale, fino ad allora vissuto soprattutto come protesi medicale, sottolineando il nesso con l’universo del fashion. La sua era un’avventura editoriale, ma anche una seria teorizzazione dell’evoluzione del costume, che lei ha saputo intuire dagli albori. In particolare, dobbiamo a lei alcune felici collaborazioni con la Camera Nazionale della Moda Italiana, attraverso il progetto di Incubatore di giovani talenti: Giuliana ha sempre sostenuto e promosso i marchi indipendenti, come i nostri. Una persona umanamente generosa e vivace, una professionista, con cui parlare di occhiali è sempre stato piacevole e originalmente stimolante».
Susi Marotti, segretario generale di Assogruppi Ottica, ricorda con grande affetto Giuliana. «Il suo entusiasmo fanciullesco, quel certo tono svagato e leggero, la sua ferrea determinazione sono stati un esempio da imitare in un mondo del lavoro affollato di “squali” e “conigli”», dice Marotti.
«Abbiamo appreso solo nei giorni scorsi dalla redazione di B2eyes della scomparsa di Giuliana: negli uffici di Anfao-Mido siamo rimasti allibiti, senza parole – afferma Francesco Gili, chief operating officer di Mido - Per me Giuliana era una simpatica professionista, sognatrice e quindi a volte incompresa. Ma preferisco ricordarla come una cara amica con tanta voglia di vivere e un sorriso davvero contagioso. Ci mancherà».
A.M.