Formenti: l’ortocheratologia va fatta conoscere al grande pubblico

Quali sono i principali punti di forza dell’ortocheratologia in Olanda?
L’associazione olandese degli applicatori di lenti a contatto, che comunque non si occupa solo di ortocheratologia, trova la sua forza nell’aver creato un gruppo compatto, che condivide un protocollo applicativo e linee guida comuni. L’associazione stessa, inoltre, vanta stretti rapporti con i produttori olandesi di lenti a contatto, cosa che la rende più forte nelle potenzialità economiche e di rete. Ogni 2 anni organizzano un Congresso sulle lenti a contatto, che riscuote un notevole successo.
È ancora ampia la distanza tra l’ortocheratologia in Olanda e quella del resto d’Europa?
No, la distanza, come dimostrano dati oggettivi, non è molto ampia. Gli ortocheratologi olandesi sono 300, mentre quelli stimati in Italia sono 220, in Spagna 200, così a scalare negli altri paesi.
Su quali aspetti dovrebbero lavorare gli ortocheratologi del resto d’Europa per avvicinarsi all’Olanda o trarne ispirazione?
EurOk intende raggruppare tutti gli interessati al mondo dell’ortocheratologia e al controllo della miopia nel continente europeo. Intende procedere per la sua strada nello svolgere la mission che si è prefissa: fornire formazione ed educazione continua, stabilire un protocollo applicativo comune e promuovere la tecnica attraverso la diffusione nel pubblico.
Quali sono, invece, i punti di forza dell’ortocheratologia negli altri paesi europei dove questa disciplina è maggiormente evoluta, come Italia, Spagna e Russia?
L’ortocheratologia europea ha un rapporto di collaborazione con l’industria molto importante, ma non di dipendenza. La formazione e l’aggiornamento verranno gestiti dall’accademia europea, senza la scelta di una singola industria promotrice. Un protocollo applicativo e rigide linee guida si proporranno di tutelare la pratica professionale di questa scienza.
Infine, cosa conta di fare EurOk per avvicinare le varie nazioni che puntano sull’ortocheratologia?
Innanzitutto un website comune operante in varie lingue: il sito attuale dovrà essere completamente revisionato e reso più snello e fruibile nella procedura. Chiuso il meeting di Madrid, stiamo già lavorando a tale proposito. Questo sarà non solo un punto di raccolta per gli applicatori, ma anche una vetrina per promuovere la scienza al grande pubblico. E poi: un protocollo e linee guida comuni, formazione e aggiornamento comuni in occasione di eventi locali e internazionali, contatto con il pubblico che cerca informazioni sull’ortocheratologia e altre tecniche refrattive.
A.M.

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