Formazione sì, ma secondo le esigenze della filiera

L’idea di avviare un confronto fra le componenti della formazione e della filiera ottica è nata dalla discrepanza fra le richieste occupazionali del mondo del lavoro e ottici diplomati sfornati dal sistema educativo.
Riccardo Perdomi, in qualità di presidente dell’Andom, l’associazione che riunisce le imprese della grande distribuzione ottica, ha ricordato che il consumatore quando si rivolge a un ottico dà per scontate e generalmente apprezza le sue competenze professionali di base che costituiscono lo zoccolo duro di una formazione e che devono esser integrate da competenze relazionali, commerciali e organizzative, unitamente agli strumenti di supporto, a iniziare dagli strumenti informativi.
A sua volta Fabio Bernardi di Avanzi Holding ha spiegato che la Avanzi School, in collaborazione con istituti e centri di formazione, realizza propri percorsi formativi che sviluppano argomenti tecnico-professionali, gestionali e relazionali pari a 700 giornate per addetto. Per stimolare la partecipazione a questi percorsi Avanzi mette a disposizione ogni anno 40 borse di studio per il conseguimento dell’abilitazione della professione ottica.
(red.)