«È molto di più che una semplice progressiva, perché offre ai presbiti un ottimo equilibrio in movimento, una visione più ampia e più nitida ed elimina i tempi di adattamento» ha aggiunto Caccini (nella foto da destra con Massimo Barberis, Christian Miége e Roberto Tripodi).
La promessa di Essilor è, quindi, una visione senza limiti, con l’eliminazione del tradizionale compromesso tra la larghezza di campo e l’effetto onda legato alla distorsione. Per ottenere questi risultati Varilux S ha coniugato tre tecnologie rivoluzionarie: Nanoptix, SynchronEyes e 4D Technology. La prima riduce gli effetti distorsivi, scomponendo la lente in microelementi che eliminano i fastidi delle deviazioni prismatiche; la capacità di visione della lente viene calcolata su ogni microelemento e, quindi, la base della lente non è più un paramentro dato ma diventa una variabile. La seconda massimizza, invece, la larghezza di campo, tenendo conto della visione binoculare, integrando le differenti capacità tra occhio destro e occhio sinistro in un unico design. Infine, la terza identifica e prende per la prima volta in considerazione l’occhio dominante, dando così un significativo vantaggio al portatore in termini di tempi di reazione.
(red.)