Ecco come e perché Silmo cambia

«Il nostro atteggiamento proattivo cerca sempre di seguire la stessa direzione della professione. Non è sempre facile, e a volte non viene compreso, tuttavia siamo convinti che di fronte alle difficoltà di un'economia apatica sia necessario reagire – spiega Guy Charlot, presidente di Silmo, in un comunicato stampa - Viviamo un periodo di transizione, quindi per quanto riguarda l'edizione del 2010 desideriamo far progredire il salone rendendolo ancora più accogliente e più efficace. Abbiamo perciò deciso di organizzare la prossima edizione all'interno del complesso fieristico di Parigi-Nord Villepinte, nei pressi dell'aeroporto Charles de Gaulle, della stazione TGV CDG2 e del punto di convergenza delle grandi arterie stradali. Desideriamo inoltre migliorare la comodità dei visitatori e degli espositori: potremo disporre di grandi padiglioni moderni che consentiranno a tutti di lavorare in un ambiente più funzionale e di qualità superiore».
Sembra poco convincente, tuttavia, l’elenco delle ragioni che hanno portato a una netta diminuzione di visitatori all’ultima edizione. «Tenendo conto di due realtà come la debolezza dell'economia mondiale e il grande risalto dato dai media all'influenza H1N1, il Silmo 2009 ha dimostrato un'ottima stabilità – recita il comunicato - Nonostante il calo del numero dei visitatori (32.000, con una diminuzione del 20%), gli espositori presenti hanno potuto apprezzare la professionalità degli acquirenti e la qualità di un salone fondato sul business e sull'informazione, in un ambiente amichevole. È importante sottolineare che la proporzione di visitatori francesi e internazionali rimane invariata, con percentuali del 49% e del 51%».
(red.)