Bausch + Lomb: gli occhi “spia” della nostra salute

Sviluppata in collaborazione con esperti della cura degli occhi di tutto il mondo e validata da 147 professionisti della salute oculare, provenienti da 26 paesi, la ricerca di Bausch + Lomb, attraverso il partner KRC Research, ha coinvolto 11 mila persone in Brasile, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Italia (nella foto la campagna per il mercato nazionale), Regno Unito, Russia, Spagna e Stati Uniti.
Questa indagine, prima nel suo genere, getta nuova luce sullo stato di consapevolezza delle persone, sui loro atteggiamenti e comportamenti legati alla salute degli occhi. «Bausch + Lomb e i suoi partner della comunità medica sanno per esperienza che sottoporsi a esami periodici non solo aiuta a preservare la vista, ma può anche favorire la diagnosi precoce di altre malattie gravi», ha dichiarato Cal Roberts, Chief Medical Officer di Bausch + Lomb. Sfortunatamente una delle ragioni sembra la mancanza di consapevolezza sulla relazione tra salute degli occhi e salute in generale. Gli occhi, infatti, sono un organo attraverso il quale è facilmente visibile lo stato di salute di vene e arterie, consentendo agli specialisti della cura dell’occhio di individuare i segni di oltre 150 malattie, come il diabete, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione, anni prima che un paziente manifesti altri sintomi visibili. «Attraverso questa fotografia, Bausch + Lomb spera di informare ed educare milioni di persone in tutto il mondo sull’importanza di andare da un oculista con regolarità per evitare di incorrere in malattie serie agli occhi, comprese cataratta, degenerazione maculare, glaucoma, sindrome da occhio secco e aumentare le possibilità di individuare precocemente altre condizioni croniche», spiega un comunicato dell’azienda di lac e di altri prodotti per il benessere visivo.
Secondo Roberts, infatti, le persone «hanno profondamente a cuore la propria vista, ma semplicemente non adottano le misure fondamentali per preservarla: abbiamo bisogno di colmare questa lacuna, per cui ci auguriamo che questa ricerca e incoraggi le persone in ogni parte del mondo a prendersi meglio cura dei propri occhi per migliorare la visione e la qualità complessiva della vita».
(red.)
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