Aloeo, cancellato il corso di Napoli

«Con grande dispiacere rendiamo noto che siamo costretti ad annullare il corso di formazione di Napoli in programma il 27 giugno, a causa del discredito diffuso da Soi nei confronti dei relatori partecipanti ai quali va tutta la nostra solidarietà, con riguardo ai contenuti che sono artatamente stravolti e comunicati in rete in modo non corrispondente agli interventi in programma – si legge in una nota sul sito dell’Associazione Laureati in Ottica e Optometria - L’idea che abbiamo dell’optometria non è quella di una professione che opera nel sottoscala di qualsivoglia palazzo, ma una professione autonoma e libera da condizionamenti, una professione alla luce del sole».
«Proseguire, senza la collaborazione dei medici oculisti, che invece contraddistingueva la programmazione dell’evento e dava un senso al nostro ruolo, appare inopportuno e inadeguato – prosegue la nota, emblematicamente titolata da Aloeo “Per l’optometria in Italia ritorna il periodo dell’oscurantismo” - A coloro che invece hanno assunto una funzione di detrattori del ruolo dell’optometrista all’interno di un percorso di prevenzione primaria, a coloro che affermano che argomenti di patologia oculare non dovrebbero essere culturalmente affrontati dagli optometristi ci sentiamo di dire che hanno un’idea distorta dell’optometria, che si discosta moltissimo dalle competenze acquisite dai percorsi formativi e dalla funzione sociale che l’optometrista può e dovrebbe svolgere».
«Ricordiamo a coloro che avvalorano questa censura che nel corso di laurea in Optometria, nelle Università Statali, e ribadisco (chi parla è Simone Santacatterina, presidente di Aloeo, ndr) Statali, ci sono insegnamenti di anatomia, farmacologia, fisiologia e patologia oculare, tenuti da docenti apicali di Medicina e Chirurgia, branca Oculistica. E quelle stesse Università rilasciano diplomi di Laurea per i quali, per legge, i laureati sono dottori in Ottica e Optometria – conclude la nota - Non è con l’oscurantismo che si crea il progresso, nutrito invece con il dialogo e il confronto. Non si può più far finta che l’optometria non esista. Non si può più nascondere alla gente che l’optometria debba essere riconosciuta come una professione indipendente, allineandoci al resto del mondo. Questo è l’illuminismo che ci aspettiamo anche e soprattutto dai medici oculisti» (nella foto, un momento del primo Congresso Aloeo, che si è tenuto a Lecce nel 2014).
(red.)

Formazione