Allison: a vuoto un altro incontro proprietà-sindacati

«Per l’ennesima volta Allison non si è presentata – spiega a b2eyes.com Marco Galtarossa, segretario della Filctem Cgil di Padova – Tra l’altro con una comunicazione apparsa prima del previsto incontro sui giornali, in cui hanno spiegato che i vertici aziendali erano disponibili a incontri, ma nella sede di Padova (nella foto), mentre, quando lunedì già eravamo a Roma, hanno inviato un fax, dicendo che non c’erano le condizioni per andare avanti nella trattativa». Trattativa che sembrava essersi sbloccata all’inizio di ottobre quando, come riferisce Galtarossa, Allison pareva aver accolto alcune delle richieste dei lavoratori che hanno deciso di non trasferirsi a Volta Mantovana. «È stata solo una scusa per far partire i camion, pronti per le consegne, che i dipendenti avevano bloccato da giorni», dice il rappresentante sindacale.
Al ministero erano presenti l’assessore all’Istruzione della Regione Veneto, Elena Donazzan, Giampietro Castano e Chiara Cherubini, membri dell’Unità Gestione Vertenze del dicastero. «Noi non arretriamo di un passo – sottolinea ancora Galtarossa – Abbiamo tutti dalla nostra parte: il sospetto che Allison non voglia non solo non concedere alcun indennizzo a quei lavoratori che hanno deciso di non trasferirsi nella nuova sede, che ricordiamo dista circa 130 chilometri da Padova, ma che voglia utilizzare gli incentivi per le nuove assunzioni, è sempre più forte. Ora il nostro obiettivo è rivolgerci direttamente al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti».
Ma per quali motivi Allison ha rinunciato all’incontro? «Partiamo dal presupposto che le istituzioni ci hanno in parte ignorato: noi non contestiamo lo sciopero dei lavoratori, ma deve essere contenuto entro i limiti della legalità – dichiara a b2eyes.com Luca Pistore, responsabile delle risorse umane di Allison – Purtroppo la legalità è venuta meno ripetutamente da parte di alcuni dipendenti, ad esempio con minacce ai corrieri, blocco delle uscite di carico e scarico con camion parcheggiati notte e giorno, e nessuno è intervenuto, nonostante le nostre continue segnalazioni per ripristinarla. Inoltre, l’azienda si è resa disponibile a un accordo con i sindacati già dal 1° ottobre, concedendo una prima bozza che rispecchiava quanto richiesto, ossia la mobilità per chi ha deciso di non trasferirsi, che per i lavoratori era vincolante, e benefit per chi invece lo farà: per questo abbiamo deciso di non partecipare all’incontro al Mise perché l’accordo si poteva benissimo trovare anche a Padova».  E sul presunto sospetto della volontà dell’azienda di usufruire degli incentivi con nuove assunzioni, Pistore smentisce. «Non è assolutamente vero anche perché noi stiamo puntando alla qualità e vogliamo essere sicuri di trovare le persone giuste che possano sostituire il personale che non ci seguirà - sottolinea – Inoltre, in questo momento non abbiamo fatto alcuna assunzione a tempo indeterminato che permetterebbe di ottenere sgravi fiscali».
Circa la metà dei 200 dipendenti seguirà il gruppo a Volta Mantovana. «In questi giorni stiamo predisponendo il trasloco presso la nuova sede e probabilmente riusciremo ad anticipare (rispetto a fine dicembre, come inizialmente comunicato, ndr) lo spostamento di qualche settimana, ma non so indicare al momento una data precisa», conclude Pistore.
F.T.

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