Addio Berggruen e Pai, per Safilo rimane Bain

Nessuno spazio per la fusione tra Safilo e la società Usa Ftx international, che l'azionista di controllo Nicolas Berggruen ha tentato di rilanciare in extremis attraverso la stampa. Secondo il quotidiano MF, non sarebbe plausibile la proposta di fusione con una società i cui ricavi sono pari a circa un sesto rispetto al miliardo annuo di Safilo, senza nessuna indicazione sulla ricapitalizzazione che il nuovo azionista attuerebbe.
E dopo Berggruen anche il fondo Pai si ritira dalla competizione per il gruppo padovano. L'indiscrezione è rimbalzata negli ambienti finanziari, alimentando la sensazione che sia ormai prossima la chiusura del deal con l'altro contendente, il fondo Bain, già nei giorni scorsi dato per favorito. Il piano Bain, secondo quanto riportato ancora da MF, prevede un aumento di capitale con emissione di nuove azioni offerte in opzione a un prezzo ancora da definire, per un valore complessivo di circa 250 milioni, 80 dei quali destinati al riacquisto del bond a un prezzo di 40 centesimi per ogni euro di nominale. Con la ricapitalizzazione prevista da Bain la quota della famiglia Tabacchi (nella foto Vittorio e Massimiliano Tabacchi) attualmente il 40%, potrebbe ridursi, ai valori della società attualmente espressi dalla Borsa, sino a una percentuale compresa fra il 10% e il 15%.
(red.)

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