«Gli ottici vogliono fare i mini-oculisti!»

Giulio Velati, presidente di Federottica, ha rispedito al mittente l’affermazione ricordando che «nessuno nella nostra categoria ha intenzione di fare l’oculista di serie B»; e sostenendo che la nuova figura professionale dell’ottico optometrista, alla luce della formazione universitaria che si sta sviluppando in tutta Italia, potrebbe essere affiancata a quella del farmacista, come suggerito da Sandro Barisoni, giornalista di Radio 24, che ha non solo moderato, ma intelligentemente movimentato l’intera giornata di lavori congressuali.
Ancora una volta la diatriba tra oculisti e ottici è sfociata nella bagarre piuttosto che in proposte concrete, ma qualche segnale di ottimismo è emerso. «Siamo disponibili a una sinergia tra le due categorie, ad esempio sulle progressive, che porterebbe sicuramente l’incidenza sul mercato italiano di questo tipo di lenti dall’attuale 6% a un buon 36% - ha detto ancora Piovella – E margini di sviluppo ci sarebbero anche nelle lenti da sole, se proposte come strumento di protezione per il consumatore finale, sulle quali in passato abbiamo già fatto diverse campagne informative, legandole ad esempio a patologie come la maculopatia».
A.M.