Luxottica dice addio a Wall Street

La decisione di Luxottica di avviare la procedura di delisting da Wall Street (nella foto) è stata motivata da diversi fattori, tra cui il fatto che la negoziazione delle azioni della società si è progressivamente spostata sul mercato italiano. «Tra il 1° maggio 2016 e il 1° maggio 2017 gli scambi negli Stati Uniti hanno rappresentato solo il 3,7% dei volumi medi giornalieri totali di Luxottica – si legge in una nota del gruppo – Inoltre, il mantenimento della quotazione negli Stati Uniti implica rilevanti costi gestionali». Il delisting consentirà, secondo Luxottica, una maggiore efficienza in vista del progetto di integrazione con Essilor.«Il delisting da Wall Street si inserisce nel più ampio processo di semplificazione organizzativa del gruppo avviato negli ultimi due anni, soprattutto in considerazione del livello relativamente basso di negoziazioni negli Stati Uniti – commenta nel comunicato Leonardo Del Vecchio, presidente esecutivo di Luxottica - Porterà risparmi e benefici a tutti gli azionisti così come maggiore efficienza in vista del progetto di integrazione con Essilor.
Luxottica è stata la prima società italiana a quotarsi sul listino americano nel 1990 prima che in Italia. Resteremo sempre orgogliosi di una scelta coraggiosa che ha garantito al nostro gruppo grande visibilità e prestigio a livello internazionale». Del Vecchio precisa, inoltre, che «la decisione non influisce in alcun modo sulla nostra visione strategica per gli Stati Uniti, che rimane per noi il principale mercato».
(red.)

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