Kering Eyewear, continua la corsa dei ricavi

Nel primo semestre 2023 la divisione del gruppo di François-Henri Pinault dedicata all’occhialeria e guidata da Roberto Vedovotto ha raggiunto la cifra record di 869 milioni di euro: l’incremento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente è stato del 51% a cambi correnti, con un significativo contributo di Maui Jim, inserito nei rendiconti finanziari della società dal 1° ottobre 2022, e del 16% su base comparabile

L’anno era iniziato con un trend positivo per il fatturato di Kering Eyewear (nella foto, la sede a Padova), grazie a un aumento già a doppia cifra nei primi tre mesi rispetto allo stesso periodo del 2022, su base e a cambi comparabili. Nel secondo trimestre «la crescita delle vendite è stata ancora una volta sostenuta, con un aumento del 21% su base comparabile, trainata dal successo dello sviluppo del portafoglio marchi, e del 58% a cambi correnti - si legge nella nota sui risultati economico finanziari del gruppo, approvati dal Cda nelle scorse settimane - Anche il reddito operativo di Kering Eyewear nel primo semestre è aumentato notevolmente, a 186 milioni di euro».

La multinazionale del lusso, che detiene marchi quali Gucci, Yves Saint Laurent e Bottega Veneta, per citare i principali, ha chiuso il periodo gennaio-giugno 2023 con 10,1 miliardi di euro di ricavi, pari a un aumento del 2% sul medesimo periodo del 2022 a cambi sia correnti sia costanti. Sulla stessa linea il secondo trimestre dell’anno, con una crescita del 2% a tassi correnti e del 3% su base comparabile. Nel semestre il reddito operativo è stato di 2,7 miliardi di euro (-3% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un margine sulle vendite del 27%.

(red.)

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