Iacle: la contattologia cambia, i programmi didattici pure

È il principale dei temi emersi al seminario, recentemente svoltosi alla vigilia del Congresso Eaoo di Roma, promosso dall’organizzazione mondiale dei docenti, che quest’anno festeggia il quarantesimo anniversario

Al meeting, che si è svolto presso la sede dell’Università Roma Tre, hanno preso parte una quarantina di professionisti, la maggior parte italiani, ma provenienti anche da Israele, Libano e Svizzera. L’obiettivo dell’appuntamento è stato favorire la discussione sullo sviluppo dei programmi e dei metodi di insegnamento in ambito contattologico sia a livello accademico sia nelle scuole superiori o post maturità, in diversi paesi dell’Europa e del Medio Oriente.
Dopo il benvenuto di Marco Barbieri, coordinatore del corso di laurea in Ottica e Optometria dell’Università Roma Tre, Luigi Lupelli ha illustrato i primi passi mossi in Europa dalla Iacle, cui ha aderito già alla fine degli anni 80: il docente dell’ateneo romano è stato il primo membro italiano dell’associazione, che contava un ristretto numero di docenti per poi coinvolgerne progressivamente un gruppo più numeroso, sino a diventare un punto di riferimento per gli insegnanti di contattologia a livello mondiale. Alla fine dell’intervento Lupelli ha ricevuto l’Award of Recognition per il suo impegno didattico.
Fabrizio Zeri ha fatto poi il punto sulla traduzione in italiano del corso di lenti a contatto strutturato dalla Iacle, messo a disposizione dei membri dell’associazione: ventisei docenti italiani stanno portando avanti l'impresa per rendere questo corso integralmente disponibile nella nostra lingua. Dodici lezioni sono già state tradotte e si trovano attualmente in fase di revisione, mentre le rimanenti sono in corso d’opera.
Successivamente sono intervenuti diversi professionisti ai quali è stato chiesto di descrivere, per i rispettivi corsi di laurea o di diploma, quali sono i programmi che vengono svolti, come sono cambiati negli anni i percorsi formativi e i metodi di insegnamento e come si stanno preparando per le sfide future. Anche i delegati esteri hanno sottolineato come la contattologia sia cambiata enormemente soprattutto negli anni del nuovo millennio e come ciò abbia portato a un necessario adeguamento dei programmi, simili peraltro a quello italiano, specialmente per il background teorico. La giornata si è conclusa con un confronto sulla didattica contattologica del presente e del futuro con i vertici di Assottica ed Euromcontact, in rappresentanza delle aziende produttrici (nella foto, una fase dei lavori del seminario).
(red.)

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