Occhiali da vista: il ministero della Salute conferma che sono dispositivi adattabili

È uno dei temi trattati dall’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Roma fra alcuni funzionari del dicastero e una rappresentanza della filiera ottica, composta da Federottica nazionale, Assopto Milano Acofis e Anfao

Nelle settimane precedenti erano emersi punti di vista differenti sull’interpretazione di alcune disposizioni in merito ai tempi e alle modalità di una possibile iscrizione da parte dei centri ottici al nuovo Registro ITCA, cioè l’elenco dei fabbricanti di dispositivi medici su misura, benché l’ultimo Regolamento europeo in materia e le successive disposizioni dell'MDCG-Medical Devices Coordination Group prevedano che gli occhiali da vista debbano essere considerati dispositivi medici adattabili e il ruolo dell’ottico quello di adattatore e non più fabbricante. L’appuntamento presso il ministero della Salute si è rivelato utile per fare chiarezza e per confrontarsi con l’unico interlocutore istituzionale di riferimento in materia, a livello nazionale.

«L’incontro, svoltosi in un clima sereno e collaborativo, ha permesso un confronto in merito al cosiddetto “point of care” e alla relativa gestione dei dispositivi medici “occhiali da vista”, diventati ora dispositivi medici adattabili - si legge in una nota di Federottica, pubblicata su otticaitaliana.it - L’occasione ha consentito di evidenziare le nostre necessità come categoria, sottolineando l’importanza del dispositivo medico da noi trattato e il ruolo sociale svolto dai nostri operatori».

Al meeting si è parlato anche di LEA, i Livelli essenziali di assistenza, nello specifico dei dispositivi medici distribuiti per conto del Servizio sanitario nazionale, che riguardano di fatto la protesica oculare e tutte le soluzioni per l’ipovisione. Per chi se ne occupa era stato dato alle singole Regioni il 1° maggio 2024 come termine ultimo per la nuova iscrizione al Registro ITCA. Dall’incontro presso il ministero della Salute la delegazione della filiera ottica ha ricevuto conferma, come precisa il comunicato di Federottica, che per quanto riguarda l’inquadramento del centro ottico in merito a eventuali iscrizioni al Registro ITCA e alle relative scadenze, il tutto è ancora in fase di valutazione: il ministero stesso ha confermato di essere l’organo di competenza al riguardo e, «con l’obiettivo di risolvere definitivamente ogni questione ancora aperta, provvederà a emanare specifiche disposizioni non appena definite nei dettagli», conclude la nota dell’associazione dei centri ottici italiani (immagine tratta da Freepik).

A.M.

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