Gli ottici e l’emergenza sanitaria: servizio e senso di responsabilità

Sono le parole che accomunano diversi professionisti del settore che si trovano ad affrontare la gestione quotidiana del negozio in questa situazione. Nel rispetto delle direttive e delle precauzioni da seguire nel punto vendita, molti stanno cercando di venire incontro alle esigenze dei loro clienti di limitare gli spostamenti al minimo indispensabile e di contribuire alla salute di tutti: ecco le soluzioni adottate da Ottica Chierichetti di Milano, VisionOttica Lippi di Firenze e Ottica Caradonna di Modugno, in provincia di Bari

«In questo momento prevale l'aspetto del servizio al pubblico, dobbiamo venire incontro alle esigenze di chi ci deve vedere bene - spiega a b2eyes TODAY Cristian Scotti, responsabile di Ottica Chierichetti, due centri ottici a Milano, di cui è stato chiuso quello di Crocetta mentre si è scelto di tenere aperto (al momento della chiusura di questo numero di b2eyes TODAY non è ancora noto se il governo decreterà la chiusura dei negozi in Lombardia, ndr) quello storico in corso di Porta Romana, pur con il personale ridotto al minimo, concordando le ferie soprattutto con i dipendenti che vengono da fuori città - Abbiamo fatto un check della merce da consegnare, una statistica di quanti sarebbero dovuti passare in negozio per il ritiro e ci siamo organizzati attivando un servizio di consegna a domicilio: a livello economico, per consegnare una confezione di lenti a contatto da poche decine di euro probabilmente ci perdiamo, ma è un modo per offrire un aiuto al sistema. In negozio siamo dotati di soluzione alcolica per le mani, mascherina, guanti in lattice, occhiali protettivi: per chi ha bisogno siamo qui, limitando il numero degli accessi all’interno a due persone in modo da garantire il rispetto delle distanze interpersonali». Spostandosi in Toscana, lo scenario è simile da Visionottica Lippi, due punti vendita a Firenze e provincia. «Abbiamo esteso a tutti i clienti il servizio di consegna a domicilio delle lenti a contatto, che era riservato solo ad alcuni – afferma a b2eyes TODAY Andrea Cappellini - Abbiamo deciso di lasciare a casa tutti i dipendenti dei due punti vendita per un senso di responsabilità nei loro confronti e della collettività e di tenere aperti i due centri rimanendo solo noi titolari: al momento stiamo più che altro consegnando, ma desideriamo mantenere il servizio. Per chi viene in negozio rispettiamo tutte le indicazioni, abbiamo creato due postazioni di attesa lontane, davanti al bancone c’è una linea da non superare, gli occhiali provati vengono puliti prima e dopo con soluzioni disinfettanti».

Ed è così anche in Puglia, da Ottica Caradonna. «La cosa migliore e più facile da fare era dire ai nostri clienti: restate a casa, ci pensiamo noi, perciò abbiamo stretto un accordo con un corriere nazionale e a spese nostre consegniamo lac e liquidi di manutenzione: è il nostro modo di contribuire a questo momento in cui bisogna essere assolutamente cauti e dare il buon esempio – dice al nostro quotidiano Nico Caradonna, titolare del punto vendita - Siamo comunque aperti, anche se abbiamo stabilito dei turni tra i dipendenti su orari ristretti perché dobbiamo ridurre il rischio per i clienti ma anche per chi lavora con noi. Gli ingressi sono limitati, entrano al massimo tre persone, noi siamo dietro ai banconi a distanza, indossiamo mascherine e guanti».

Nei tre punti vendita interpellati sono sospese le applicazioni di lac e così anche i controlli visivi, che si valuta se eseguire con le opportune misure protettive solo in caso di urgenza per venire incontro alle necessità delle persone. «Urgenza, ora, è solo il coronavirus: eventualmente si presentassero, valuteremo i casi in cui c’è davvero bisogno e ci adopereremo, anche a costo di fornire un occhiale provvisorio - aggiunge il professionista pugliese - Non ci importa se questo ci costerà, la priorità è il bene comune, la salute, il resto si potrà recuperare. Se supereremo questo momento, avremo modo di sviluppare nuove strategie. Cambieranno i modelli di business, la coscienza degli imprenditori e anche i clienti, ne sono certo: mi auguro che ognuno faccia la sua parte perché poi ci ritroveremo a lavorare con metodiche nuove».

N.T.

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