Dell’Osa: da mezzo secolo in cammino

La mini catena familiare, con quattro punti vendita a sud ovest di Milano, ha festeggiato lo scorso giugno i cinquant’anni di attività con un evento a sorpresa che ha avuto come protagonista il fondatore Nicola, giunto giovane dall’Abruzzo in Lombardia, dove ha dato vita a un’insegna in costante evoluzione

Tutto ha inizio nel 1973, quando Nicola Dell’Osa (nella foto sotto) apre il suo primo centro ottico a Corsico, nel Milanese. In breve tempo l’attività, con l’ingresso in azienda dei figli Francesca e Andrea, si espande con altri punti vendita a Motta Visconti e Rosate sino all’ultimo, avviato nel 2014, a Lacchiarella, tutte località dell’area metropolitana del capoluogo lombardo. Il professionista, trasferitosi al nord dall’Abruzzo, diplomatosi in ottica e specializzatosi in optometria a Milano, propone sin da subito un’impostazione familiare alla gestione dell’impresa, insieme ai due figli che studiano ottica e optometria e seguono così le orme del padre.

Una storia che quest’anno ha raggiunto l’importante traguardo dei cinquant’anni, durante i quali l’insegna ha vissuto diverse trasformazioni, pur mantenendo i suoi valori e il radicamento al territorio. «Abbiamo colto l’occasione di questo significativo anniversario per lanciare il nuovo logo, Odo, che sta appunto per Ottica Dell’Osa - spiega a b2eyes TODAY Francesca, oggi alla guida dei quattro centri ottici - L’obiettivo è dare sempre più spazio al nostro nome, che è conosciuto e riconosciuto, nonché all’innovazione e al futuro dell’attività».

Per Nicola i festeggiamenti sono stati una sorpresa. «Ho organizzato tutto in gran segreto - racconta la professionista - Ho scelto una location nel parco del Ticino, Cascina Agnella (nella foto principale, uno scorcio della location durante l'evento), con menù rigorosamente abruzzese, in onore delle nostre origini: ho invitato un centinaio di persone, la famiglia e amici di papà, insieme ad alcune aziende partner e al management di Vision Group, il network di cui facciamo parte. È stata una grande festa durante la quale abbiamo proiettato un docufilm per ripercorrere tutte le tappe della storia di mio padre e dell’azienda».

Dietro a questa longevità aziendale c’è un segreto, anzi due. «Innanzitutto i nostri dipendenti, siamo una squadra, sono come dei figli - afferma Francesca - I clienti trovano da noi una famiglia, pronta ad ascoltarli con grande empatia, una delle qualità che cerco sempre in chi lavora con me: ci rapportiamo in questo modo anche fra di noi e ci tengo sempre a dire loro quanto valgono e quanto sono importanti per me». In particolare, quando Francesca parla di Chiara Arrara, Jessica Ferri e della zia, Lia Dell’Osa, è molto emozionata. «Rappresentano la mia famiglia allargata e il futuro dei nostri negozi lo immagino con loro», dice.

L’altro segreto è la professionalità. «Il team è formato soltanto da ottici optometristi – precisa Dell’Osa - Ho sempre voluto accanto persone preparate. Il nostro fil rouge non è mai cambiato: papà mi ha trasmesso il messaggio dell’importanza del lavoro incentrato su qualità e professionalità. Questa è l’anima che ci ha consentito di raggiungere il mezzo secolo di attività e che si può racchiudere nella nostra frase di rito, “Vedere bene è vivere meglio”».

Il futuro per Odo è già cominciato. «Abbiamo aperto un corner in ogni punto vendita dedicato alle lenti a contatto specialistiche, Odo Lac - conclude Dell’Osa - Nei miei progetti, immagino l’insegna espandersi in altri segmenti retail: ad esempio Odo Store, il negozio accessibile a tutti, oppure Odo Luxury, specializzato negli occhiali di fascia alta».

F.T.

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