DaTE, l’occhialeria d’avanguardia crede nella ripresa

Lo si evince dai commenti al nostro quotidiano di alcuni espositori che hanno preso parte al salone che si è chiuso lunedì scorso alla Leopolda di Firenze, registrando quasi 1.500 professionisti e buyer, con un incremento del 50% di affluenza rispetto allo scorso anno

Contatti, ordini, confronto, voglia di ricominciare. DaTE 2021 (nella foto, uno scorcio degli stand) è stato anche questo secondo il racconto di alcuni espositori. «Siamo davvero soddisfatti della nostra partecipazione - dice Luigi Cantarella, responsabile dei mercati italiano e spagnolo di Look-Made in Italia - Abbiamo ricevuto la visita di clienti e raccolto nuovi contatti di ottici interessati al vero made in Italy e al prodotto di qualità». Anche Nicola Del Din, amministratore delegato di Blackfin, si dichiara soddisfatto. «Durante le giornate di manifestazione abbiamo chiuso degli ordini, ma l’obiettivo della nostra partecipazione era soprattutto creare contatti interessanti con potenziali clienti, che siamo riusciti a centrare», commenta l’imprenditore veneto.

Il momento clou dell’evento è coinciso, come nelle edizioni antecedenti la pandemia, con la domenica. «Sabato si è rivelata più una giornata per addetti ai lavori, come ad esempio gli agenti, mentre domenica c’è stata davvero tanta gente, prevalentemente ottici indipendenti - afferma Corrado Rosson, amministratore delegato e designer di Lightbird - Lunedì è stato un po’ più tranquillo, con ottici della zona: in questi tre giorni si è respirata molto la voglia di normalità, di tornare a quella che era la situazione pre Covid e sembra proprio che ce la stiamo facendo, quindi mi sento ottimista per il futuro». In linea anche Saverio Vecchia, amministratore delegato di Formelli 1945, presente al salone con il marchio Moleskine Eyewear, di cui è distributore per l’Italia. «Domenica è stata la giornata più proficua – dice Vecchia – Per noi è andata molto meglio dello scorso anno, con contatti e ordini paragonabili a Mido».

Debutto al DaTE per il neonato marchio 23° Eyewear. «Abbiamo ricevuto molte visite che hanno dimostrato grande interesse per il brand da parte di ottici provenienti da tutta Italia - spiega Luca Tenti, brand manager di Mirage, l’azienda varesina che produce il marchio - Il concetto di sostenibilità circolare legato a 23° Eyewear è stato ben recepito, così come la qualità del prodotto, intesa sia in termini di materiale sia di lenti e produzione». Un buon riscontro anche per Nirvan Javan, che con Fabrizio Bozzato ha fatto ingresso nel mercato italiano lo scorso gennaio. «Siamo ben consapevoli del percorso intrapreso e la presenza a questa manifestazione ci ha aiutato a capire ancora meglio come prepararci per il nostro debutto al Mido del prossimo anno», rivela a b2eyes TODAY Lukas Grapow, ceo del brand elvetico.

(red.)

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