Confindustria Moda, boom per l’export: l’occhialeria incide con il 6%

La federazione che riunisce le imprese e le associazioni di tessile, moda e accessorio ha chiuso il 2018 con un fatturato sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente, pari a 95,5 miliardi di euro. Nel primo trimestre del 2019 le esportazioni hanno toccato i 16,6 miliardi, registrando un +5.6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Si conferma la forte vocazione internazionale di Confindustria Moda, che ha generato in complesso nel 2018 un export pari a 63,4 miliardi di euro, in crescita del 2,7% rispetto all'anno precedente. Il 49,6% di tali flussi è assicurato dal tessile-abbigliamento, seguito da calzature e pelletteria, rispettivamente con un'incidenza del 15,1% e del 12,9%. L'oreficeria-gioielleria copre il 10,2%, mentre occhialeria e concia risultano entrambe attorno al 6%, le pellicce nell'ordine dell'1%. L’Unione Europea ha assorbito il 46,8% dell'export in valore, mentre il saldo commerciale ha oltrepassato i 28,1 miliardi di euro, guadagnando oltre 424 milioni nei dodici mesi (+1,5%). Il settore si conferma il secondo in Italia a livello industriale per avanzo commerciale dopo la meccanica.
«Da gennaio a marzo 2019 il comparto Tessile-Moda-Abbigliamento ha dimostrato la capacità di proseguire nell'affermazione sui mercati esteri: l'export cresce del +5,6%, per un valore complessivo di 16,6 miliardi di euro – si legge nella nota di Confindustria Moda, che ha recentemente comunicato i dati nel corso della prima Assise dalla sua nascita - L'import ammonta, invece, a 9,1 miliardi di euro, grazie a un incremento tendenziale del 2,3%. Il saldo commerciale risulta quindi pari a 7,4 miliardi di euro, in virtù di un aumento del 9,9%. Questi dati mostrano un'accelerazione della crescita degli scambi con l'estero rispetto al primo trimestre del 2018, che aveva visto l'export chiudersi con una variazione del +2,1% e l'import del +0,8%, nonostante fosse atteso un risultato peggiore a causa delle criticità politico-economiche che hanno condizionano il quadro nazionale e internazionale di riferimento».
«Insieme si compete meglio - commenta nella nota Claudio Marenzi (nella foto), presidente di Confindustria Moda - Questi risultati lo dimostrano chiaramente. Negli ultimi anni abbiamo lavorato tutti insieme per fare sistema e aiutare industrie diverse, ma con problemi simili. Siamo l'unica filiera completamente integrata a monte e a valle e abbiamo saputo coniugare un patrimonio di artigianalità e capacità di saper fare con una industria di successo e rappresentativa del nostro paese nel mondo. Abbiamo tante sfide davanti a noi, la formazione, la tutela e il made in, la ricerca di una semplificazione del fisco e una riduzione del costo del lavoro, la liberalizzazione del commercio estero, la sostenibilità. Riusciremo ad avere successo solo se sapremo affrontarle insieme».
(red.)

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