Saranno quasi tre ore dedicate al mercato dell’ottica, a voi stessi e a chi lavora con voi. In questi mesi ogni azienda e associazione ha cercato le proprie risposte singolarmente. Un gesto necessario in lockdown, limitativo nel momento di rilancio della fase 2 e ancora di più ora con la ricerca di nuove prospettive per la fase 3, quella più importante ai fini del risultato finale. Durante la pandemia l’ottica è riuscita, come in tante altre occasioni, a galleggiare meglio di altre professioni grazie alla sua sostanza ibrida di salute e commercio. Ma serve un confronto, pena la perdita non solo di identità comune, un bene che molti purtroppo ritengono inutile, ma anche di una visione globale del problema e delle opportunità nascoste. Da qui lo sforzo di questo evento mediatico a distanza, che rappresenta l’anteprima del Progressive Business Forum 2020 di settembre: costruire un quadro in cui ogni attore possa esprimere la propria identità di oggi e domani. Dalle associazioni che ci rappresentano, come Anfao con Mido, Assogruppi, Assottica e Federottica, alle principali aziende di oftalmica, che costituiscono il rubinetto del nostro mercato. Dal retail organizzato, che è il termometro di uno stallo o di una ripresa, fino agli spunti che possono offrire singole e prestigiose figure, come Stanislao Rizzo, l’oftalmologo che ha studiato gli effetti del Covid-19 sulla retina.
Un evento unico nel panorama dell’ottica di questi anni, così restia a riunire i propri “Stati generali” e a darsi una risposta comune. Lo sforzo della redazione di b2eyes e del suo editore non è di quelli speculativi. Qui ci sono passione e voglia di fornire risposte utili nel breve. La mancanza dei grandi appuntamenti fisici di questi mesi, Mido su tutti, ci ha costretti a giostrare con il telecomando dei webinar immessi sulla rete senza la possibilità però di costruirci una visione comune del come e cosa ci stava succedendo e del cosa ci potrebbe capitare. L’obiettivo di questa anteprima del Forum di settembre è illuminare, grazie a tutti i partecipanti, in maniera più intensa il nostro futuro cammino.
Comprendo chi ritiene non serva a nulla e che tutto tornerà come prima. È nella natura umana questa risposta e il desiderio di vederla realizzata, manipolando numeri e opinioni. Purtroppo non sarà così. Non potrà esserlo. Perché l’economia non sarà più la stessa, perché la salute dovrà difendersi diversamente, perché il distanziamento sociale lo abbiamo più nella testa che nei regolamenti. Chi vuole cogliere qualche segnale di fumo, qualche sollecitazione mentale utile potrà farlo il 22 giugno. Non esiste un libretto di istruzioni per il nuovo periodo che stiamo vivendo e il navigare a vista è la migliore interpretazione di tale viaggio. Chi invece ha già capito tutto, è bravo.