Raffaella, talento e professionalità in un mondo spesso superficiale

Sarà anche per questo che in scena non la si vedeva praticamente mai con gli occhiali da sole, indossati soltanto in occasioni private e con allegria. La stessa allegria che ha regalato a milioni di italiani e in giro per il mondo l’artista scomparsa lunedì scorso a 78 anni

The Guardian la scorsa estate l’ha inserita tra i personaggi più importanti della cultura pop. Ottima ballerina, brava cantante, intrattenitrice disinvolta e acuta, che Raffaella Carrà sia stata a suo agio su qualsiasi palcoscenico, l’hanno dimostrato la lunga carriera e i personaggi con cui ha avuto a che fare. Frank Sinatra in primis, su cui i gossip si erano scatenati anni fa. Ma che dietro la brillante showgirl ci fossero un’intelligenza e una sensibilità non da poco, non era così evidente.

Alla fine degli anni 80, quando Carrà imperversava con i suoi programmi, mi venne riportato, da una persona a lei molto vicina, che stava cercando una responsabile del suo ufficio stampa. Dalle caratteristiche che richiedeva mi resi conto che in lei c’era, oltre a un notevole pragmatismo, una grande capacità di relazionarsi con la gente, intuirne doti e possibilità e soprattutto di fare molto affidamento sulla professionalità. Qualità che in quel mondo, che spesso si ferma alla superficie, sono piuttosto inconsuete. Come la schiettezza e la sincerità, che ha ricordato il suo ex marito, rimasto grande amico, Sergio Japino. Forse per questo sono pochissime le sue foto con gli occhiali da sole, anche negli ultimi tempi. In una li tiene sollevati sulla testa, in un’altra, in piscina alle terme con Japino, li indossa sotto a un cappellino rosso, quasi per un gioco (nella foto, tratta da un servizio di Chi Magazine dell’ottobre 2016).

Luisa Espanet

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