Come già da diversi anni ormai, anche prima dell’avvincente partita degli ottavi di finale, che si è disputata lunedì sera a Bucarest e conclusasi ai rigori 8 a 7 per gli svizzeri, il portiere elvetico Yann Sommer si era allenato indossando gli Strobe Glasses, capaci di stimolare il cervello e migliorare le prestazioni visive
La vittoria ha il sapore della grande impresa, soprattutto perché l’avversario era la Francia campione del mondo 2018: al termine di un match combattuto, è il caso di dirlo, sino all’ultimo secondo, la Svizzera ha conquistato per la prima volta l’accesso ai quarti di finale degli Europei. In vantaggio all’inizio della partita grazie a Seferovic, nella ripresa è finita poi sotto addirittura di due goal, con la Francia che in meno di venti minuti è andata in rete con una doppietta di Benzema e una staffilata di Pogba a chiudere potenzialmente i giochi, ma con orgoglio e determinazione ha prima riaperto il match, ancora con Seferovic, e poi si è portata sul tre a tre grazie a Gavranovic. E dopo i supplementari ancora in parità è arrivata ai rigori, con il portiere Sommer a compiere il miracolo definitivo parando proprio l’ultimo tiro dal dischetto calciato da Mbappé.
C’è un “segreto” dietro a un risultato tanto eclatante? Nei giorni scorsi erano circolate le foto di Sommer (nella foto, tratta da corriere.it) che in allenamento indossava degli occhiali da sole, in realtà già utilizzati dall'estremo difensore della nazionale, allenata da Vladimir Petkovic, almeno dal 2017, quando erano stati immortalati in campo a Losanna. Si tratta degli Strobe Glasses dell’azienda nipponica VisionUp, dispositivi capaci di stimolare il cervello: sono dotati di una serie di funzioni, fra cui le lenti lampeggianti che rendono ciechi a intermittenza, per stimolare i muscoli del bulbo oculare e velocizzare i movimenti degli occhi, e l’effetto “slow motion”, per migliorare il senso dell’anticipo e la capacità di reazione, qualità fondamentali per i portieri. Pare che indossare tali occhiali per 15 minuti ogni due o tre giorni e per due o tre mesi possa aumentare performance atletiche e capacità visiva del 10%. Che sia questo o meno il segreto, per fortuna non aveva funzionato affatto due settimane fa contro l’Italia nella fase a gironi.
N.T.
