«Si tratta di giovani professionisti da poco usciti dalle scuole di abilitazione o di specializzazione o che hanno appena iniziato a praticare la professione o, ancora, che da optometristi hanno intrapreso il percorso accademico in Ortottica o viceversa», spiega a b2eyes.com Mauro Frisani (nella foto), presidente della Società Optometrica Italiana. Secondo il numero uno dell’associazione professionale, che ha rinnovato il proprio vertice nel novembre scorso, si tratta di un segnale importante. «Siamo di fronte a un mondo professionale che cambia e il Congresso di Rimini, che celebra anche il ventennale dell’attività di Sopti, ha deciso di adeguarsi – sottolinea al nostro portale Frisani – Chi vi parteciperà, infatti, assisterà a un evento multidisciplinare, con contenuti veramente di livello scientifico, risultato del grande lavoro organizzativo realizzato in questi mesi». In particolare la segreteria del Congresso è soddisfatta della risposta alla sessione Call for paper. «Saranno esposti ben diciotto poster scientifici, un numero davvero elevato per gli appuntamenti congressuali in Italia – ricorda il professionista torinese – A questo va aggiunta la folta presenza di aziende dell’area tecnologica della filiera: ventitré, segno di una grande attenzione all’evento, che ci ha indotto a riorganizzare lo spazio inizialmente adibito all’esposizione».
Il Congresso Sopti, proprio alla luce del prestigioso anniversario, sarà all’insegna del rinnovamento nella tradizione. E, soprattutto, di un dialogo interdisciplinare costruttivo e concreto, che non lascia spazio alle polemiche tra i vertici delle associazioni sindacali. «A Rimini interverranno oftalmologi e ortottisti non parlando di se stessi, ma confrontandosi con gli altri professionisti della vista e della visione – rivela a b2eyes.com il presidente di Sopti – Il compito della nostra associazione e delle sue iniziative, del resto, è continuare a produrre contenuti di alto livello scientifico e quello di fare cultura, per migliorare l’attività quotidiana e, al tempo stesso, il benessere visivo della nostra società». (A.M.)