Il presidente della fiera di eyewear rivela a b2eyes TODAY alcune delle caratteristiche del sistema che andrà a sostituire l’appuntamento fisico, rinviato al febbraio 2022, e del concomitante evento digitale
«La nuova piattaforma di Mido permetterà agli espositori, oltre alla creazione di uno showcase, al matchmaking (mettere in connessione, ndr) e alla possibilità di incontrare i buyer nelle virtual room dedicate, di essere parte del palinsesto grazie a spazi video appositi, di partecipare agli eventi esclusivi che Mido sta definendo proprio in questi giorni, di promuovere i propri brand attraverso dem e banner - spiega al nostro quotidiano Giovanni Vitaloni (nella foto) - Ci sarà, inoltre, un programma che verrà trasmesso attraverso la nostra piattaforma nel quale affronteremo, con personaggi di spicco del settore e non, temi di carattere generale che riguardano il mercato dell’eyewear, le tendenze e il design, il benessere visivo e altro ancora. L’obiettivo è informare, educare, promuovere, divulgare e soprattutto ribadire l’importanza dell’eyewear nell’economia italiana e mondiale, con uno sguardo al futuro».
State lavorando all'organizzazione di un DaTE in presenza per settembre? Avrà sempre la stessa formula? «Stiamo aspettando i decreti sulla riapertura delle fiere e poi ripartiremo per il lancio del nuovo DaTE, forti dell’esperienza positiva dello scorso anno - dice ancora Vitaloni - Introdurremo delle novità che lo renderanno sempre più all’avanguardia e in linea con le necessità specifiche di questo anno particolare».
Qual è il bilancio del primo trimestre 2021 per l'industria italiana dell’eyewear? «Intanto bisogna dire che chiudiamo un anno davvero difficile: l’impatto della pandemia sul settore dell’occhialeria nel 2020 ci ha portato a un calo del fatturato intorno al 25% in media - sottolinea il numero uno di Anfao e Mido - Nonostante si sia potuto continuare nelle attività perché considerate tra quelle essenziali, abbiamo patito molto la mancanza di mobilità internazionale e il calo delle esportazioni. In linea con la situazione economica e sanitaria complessiva il primo trimestre del 2021 non ha visto quella ripresa che avremmo voluto: meglio per il segmento vista, ma ancora siamo lontani dai livelli precedenti. Le previsioni di ripresa coincidono con la seconda parte del 2021, nel terzo trimestre, con una decisa accelerazione nel quarto, ovviamente nell'ipotesi di diffusione avanzata del piano vaccinale. Nel corso del 2022 è previsto un progressivo ritorno ai livelli di attività pre Covid».
(red.)