Al Festival di Venezia la bio di Seberg, icona di stile con occhiali

Kristen Stewart interpreta Jean Seberg, protagonista di Fino all'ultimo respiro del 1959 di Jean-Luc Godard e una delle più importanti attrici della Nouvelle Vague, movimento cinematografico francese nato alla fine degli anni Cinquanta: il film dedicato alla sua vita è fuori concorso alla 76esima edizione della Mostra internazionale d'Arte cinematografica, che si chiuderà domani con l'annuncio dei vincitori

Jean Seberg, così eterea, spiritosa e irriverente nel film Fino all’ultimo respiro di Godard, è da sempre l’icona della Nouvelle Vague anni Sessanta. La maglietta del quotidiano Herald Tribune, i mocassini comodi, i pantaloni neri stretti e corti, insomma il suo stile inconfondibile dove gli occhiali si mettono e si tolgono con eleganza, a seconda del momento, ormai fa parte del nostro immaginario. Per il bacio appassionato con Jean Paul Belmondo, Godard ha voluto gli occhiali per lei e per lui (nella foto). E così è stato. E molti occhiali sono anche nel biopic Seberg presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Ma la storia è meno spensierata. Il regista australiano Benedict Andrews in conferenza stampa ha parlato di un’attrice piena di contraddizioni, «indipendente e ingenua, idealista ma anche triste». Una donna che s’invaghisce di un affascinante membro delle Black Panthers, scatenando i sospetti dell’Fbi che comincia a spiarla. La protagonista, Kristen Stewart, incantevole in abito Chanel sul red carpet, è d’accordo. «È giusto che Jean Seberg non venga ricordata solo per il suo taglio di capelli – ha detto l’attrice in conferenza stampa - Aveva anche una spinta umanitaria in un momento in cui le persone non volevano né vedere né capire». 
Rosaria D’Amico

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