Venezia, al Festival anche visori e realtà virtuale

In programma sino a sabato 7 settembre, la 76esima edizione della Mostra internazionale d'Arte cinematografica ripropone Venice Virtual Reality: in esposizione in Laguna una trentina di opere selezionate che si possono ammirare con l’utilizzo di speciali occhiali

Per niente inaspettato, ma nell'ordine delle cose che la Mostra del Cinema di Venezia si occupi di realtà virtuale. Tanto più che è in corso la Biennale d'arte. Venice Virtual Reality, nata nel 2017 e sempre più importante, vede come presidente della giuria Laurie Anderson, una delle più famose artiste multimediali, vincitrice del Leone d'oro per la regia nel 2015 con Heart of dog. Le opere selezionate per il concorso sono una trentina e sono visibili, solo su prenotazione, in un contesto decisamente a effetto. Al Lazzaretto, isola della Laguna di fronte al lido di Corinto, dove si trova l’Hotel Excelsior, raggiungibile con un motoscafo navetta. Sono video installazioni o filmati da vedere con il visore in piedi o stando seduti. Come Loveseat dell’inglese Kiira Benzing in cui si è immersi per un’ora in un reality show “per vincere l’amore di un partner perfetto”. Bodyless di Hsin Chien Huang di Taiwan evoca le torture nel suo paese ai tempi della legge marziale negli anni 70 (nella foto). Si partecipa con la propria voce in A Life in Flowers, che combina il lavoro dello scultore botanico Azuma Makoto con la creativa regia di Armando Kirwin, veterano di realtà virtuale. 
Luisa Espanet

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