Designer francese, architetto d'interni di fama internazionale e un trascorso in Italia, il professionista ha già avuto esperienze nell’eyewear
Christophe Pillet (nella foto), «apprezzato per la sua chiara espressione e la ricerca della semplicità e del design essenziale, dopo essersi diplomato all'École nationale supérieure d'art di Nizza nel 1985, è entrato in seguito a far parte della Domus Academy a Milano per studiare con i più grandi talenti del settore», si legge in una nota degli organizzatori di Silmo, in programma a Parigi dal 27 al 30 settembre. Mentre viveva nel capoluogo lombardo, per quattro anni ha collaborato con noti architetti e designer. Successivamente è entrato a far parte della Philippe Starck a Parigi, dove ha lavorato dal 1989 al 1993. In seguito a queste diverse esperienze, ha fondato una propria agenzia a Parigi nel 1993.
«Pillet non promuove le fioriture narcisistiche di un designer che cerca di impressionare, Il suo approccio è sensibile e sobrio: è sempre incline a considerare prima il valore di un oggetto o di un luogo in termini di utilizzo prima di essere coinvolto in un progetto, il che lo rende il presidente ideale per la giuria di Silmo d'Or - aggiunge il comunicato - Ha accettato questa sfida con entusiasmo, soprattutto perché ha già avuto alcune esperienze iniziali nel mondo dell'eyewear: nel 2008 ha disegnato una linea di occhiali da sole per il 75esimo anniversario di Lacoste e nel 2017 Vuarnet ha richiesto i suoi servizi per le collezioni sport e lifestyle».
(red.)