Il film La Luce della Luna, patrocinato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e sostenuto da Trentino Film Commission, Cooperativa Sociale Irifor del Trentino onlus e Iapb Italia onlus, si avvale di una nuova tecnologia che consente la fruizione anche ai non vedenti
Uscirà nelle sale entro la fine dell’anno La Luce della Luna (nella foto, il cast), progetto filmico di cui si sono da poco concluse le riprese, il cui «soggetto si è sviluppato attraverso esperimenti ed esperienze prolungate che hanno consentito la costruzione di un racconto trasversale e ironico, interpretato anche da “attori” non vedenti, pensato per ridurre le distanze ed essere “visto” da vedenti e non», si legge in una nota sul sito dell’ufficio stampa della Provincia di Trento. «Il film vuole essere un inno alla vita e all’amore, una commedia divertente ma con momenti di profonda riflessione - spiega il regista Alberto Felicetti nel comunicato - La sua missione è la sfida alla volontà di espressione: per imparare a volare è necessario credere nel sogno. Il superamento degli ostacoli nasce dal bisogno di imparare ad ascoltare, perché anche a occhi chiusi si può vedere la realtà; capiremo così che i luoghi comuni creano più difficoltà della cecità perché ostacolano l’integrazione nella vita di tutti i giorni e ci avvicineremo a considerare normale il fatto che una persona cieca riesca a svolgere professioni complesse».
Grazie al supporto della tecnologia audio 3D, l’innovativo progetto consentirà agli spettatori di vivere in prima persona la percezione dello spazio e del racconto visivo. Il film infatti si avvale di una avanzata tecnologia audio, la registrazione binaurale, che permette di sentire a 360 gradi quello che accade grazie all’ausilio di apposite cuffie. Il film verrà distribuito in 110 province italiane e saranno individuate, per ogni provincia, sale cinematografiche adatte a ospitare la nuova tecnologia, che dovrà essere installata per permettere le proiezioni.
(red.)