Venezia: Ferrari, una personalità complessa dietro gli occhiali del mito

In concorso all’80esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica in corso sulla Laguna sino al 9 settembre, la pellicola di Michael Mann propone numerosi modelli vintage, soprattutto quelli da sole dell’imprenditore modenese, fondatore della celebre casa automobilistica di Maranello, interpretato da Adam Driver, che non li toglieva quasi mai “per non farsi guardare dentro”

Dopo il Gran Premio di Monza di domenica scorsa, con il terzo posto a Carlos Sainz e il quarto a Charles Leclerc, la sfida tra le “rosse” continua: basta essere tenaci, avere fiducia e non mollare mai, Enzo Ferrari insegna. Ed è quello che ha fatto anche il regista Michael Mann, che per più di trent’anni ha inseguito il suo sogno e pochi giorni fa finalmente è sbarcato alla Mostra del Cinema di Venezia con l'applauditissimo Ferrari, nelle sale dal 30 novembre. “Certo puoi guidare una Ferrari ma farci un film è tutta è tutta un'altra cosa”, ha dichiarato soddisfatto l'energico regista (80 anni ma ne dimostra 15 di meno) in un'affollata conferenza stampa.

Ma quello che colpisce davvero di questo film, oltre alla forza delle immagini e all'incredibile fascino dei motori, è che fin dalle prime scene, insieme alle auto fiammanti si assiste a una vera e propria sfilata di occhiali straordinari (nelle foto, tratte dal trailer del film). Quelli vintage dei piloti delle corse storiche, quelli del pubblico appassionato, ma soprattutto i mitici occhiali da sole che il Drake non toglieva quasi mai, “per non farsi guardare dentro, come solo attraverso gli occhi si può”, così spiegava l'ingegnere.
Rosaria D'Amico

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