Toronto Raptors, la festa Nba con… le maschere da sci

Dopo la conquista, il 13 giugno scorso, del campionato professionistico americano di basket, il primo per la franchigia canadese, è diventato virale un video e le relative immagini dei suoi giocatori nello spogliatoio con dei supporti visivi inusuali (nella foto, tratta dal profilo Instagram dei Toronto Raptors)

In realtà, come riporta il sito specializzato sportfair.it, si tratta di «un’usanza che si vede ormai da anni nel mondo della palla a spicchi, ma che ha origine nel baseball: è stato infatti Bobby Ojeda, dopo la vittoria dei Mets nelle World Series del 1986 a indossare questa protezione per gli occhi durante i festeggiamenti. I Red Sox hanno poi “copiato” nel 2004 il gesto, che piano piano è diventato sempre più popolare anche negli altri sport». Un’usanza nata per proteggere gli occhi dall’infinità di spumante spruzzato durante i festeggiamenti e che, sempre secondo sportfair.it, non sarebbe una questione di stile o di moda, ma necessaria per evitare il rischio di problemi fisici, dal momento che «l’alcol dello spumante può anche causare abrasioni corneali per 48 ore, senza tenere conto poi delle conseguenze che un tappo sparato a tutta velocità potrebbe causare nel caso in cui finisse contro un occhio».
Le celebrazioni per la conquista dell’anello Nba 2019, avvenuto in maniera inaspettata contro i grandi favoriti Golden State Warriors, sono poi proseguite lunedì scorso con una festa nel cuore di Toronto, che ha portato nelle strade circa un milione e mezzo di persone, ma che è stata macchiata da spari e alcuni feriti.
(red.)

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