Il docente, che lunedì è stato indicato come uno dei candidati in pectore per guidare il possibile governo Cinque Stelle-Lega, a fine febbraio aveva partecipato alla conferenza stampa dell’ultima edizione del salone milanese
Il suo intervento, breve ma efficace, alla presentazione dell’ultimo Mido, aveva toccato argomenti di macroeconomia incastonati nella realtà di mercato dell’ottica, dando lustro a un appuntamento che nelle edizioni precedenti aveva ospitato personaggi importanti, ma non di questa caratura dal punto di vista economico. Del resto Giulio Sapelli, torinese, economista e docente di Storia dell’Economia all’Università degli Studi di Milano, è stato anche in Consigli d’amministrazione importanti, da Eni a Fondazione Mps, da Unicredit a Ferrovie dello Stato, ed è uno degli esponenti più autorevoli e liberi nel panorama culturale italiano. Tanto da aver accettato con entusiasmo la proposta di diventare presidente del Consiglio del governo che Luigi Di Maio e Matteo Salvini, tra l’altro ex studente di Sapelli, stanno cercando di mettere in piedi, ma che con grande stupore, come dichiarato dallo stesso economista al Corriere della Sera, ha visto svanire in brevissimo tempo. Un sogno durato giusto il tempo di una notte e meno di un giorno, ma che ha fatto conoscere anche al grande pubblico un personaggio che gli addetti ai lavori del nostro settore hanno potuto apprezzare meno di tre mesi fa (nella foto, da destra: Sapelli con Giovanni Vitaloni, presidente di Mido e Anfao, durante la conferenza stampa).
(red.)