Il sessantanovesimo Festival, andato in onda dal 5 al 9 febbraio, ha decretato sabato sera il suo vincitore, Mahmood, con Soldi. Il palco dell’Ariston anche in questa edizione verrà ricordato per i look sfoggiati, montature comprese
Il dilemma sui Ray-Ban e su Antonello Venditti ha infiammato Twitter a commento dell’esibizione del cantautore romano, al Festival come ospite, competizione in cui non ha mai gareggiato, per festeggiare i quarant’anni di Sotto il segno dei pesci, con un duetto con Claudio Baglioni in Notte prima degli esami. Immancabile il suo aviator a doppio ponte con lenti blu.
Piero Barone de Il Volo, terzo classificato con Musica che resta, quest’anno ha abbandonato la montatura rossa che lo ha contraddistinto a Sanremo 2015, quando i tre “tenorini” vinsero con Grande amore, per un pantos dai toni classici. Modello da vista nero senza tempo per Simone Cristicchi, premio Sergio Endrigo per la sua Abbi cura di me.
Meno classico, più di tendenza Gué Pequeno, che è salito sul palco sanremese in duetto con il vincitore Mahmood: l’abito di scena rosso e oro, paragonato dai comici Pio e Amedeo a quello della scimmietta del cartone animato Remi, ha però colpito anche per gli occhiali da sole, una montatura ampia dalla forma squadrata.
Look sopra le righe anche per Achille Lauro: tatuaggi, maxi ragno in argento appuntato sul colletto della camicia, anelli e occhiali mini in metallo per il trapper che si è esibito con Rolls Royce in abiti di Carlo Pignatelli (nelle foto, da sinistra, Antonello Venditti, Piero Barone, Simone Cristicchi, Gué Pequeno e Achille Lauro).
(red.)