Paris Fashion Week: tributo a Lagerfeld, ma pochi occhiali

Con gli show parigini, terminati il 5 marzo, si sono chiuse anche le presentazioni delle collezioni autunno inverno 2019-2020. Una grande settimana della moda, come non se ne vedevano da tempo. Forse proprio dagli anni 80, quelli più ripresi e reinterpretati dagli stilisti per il prossimo autunno inverno. Scarso però l’eyewear, pure in occasione della passerella in onore dello stilista recentemente scomparso

Da Saint Laurent, Anthony Vaccarello ricrea i fasti e la gioia di vivere di quegli anni con abiti fluo, lamé, decori e ricami. Con linee più asciutte e meno enfatizzate, anche Mugler guarda a quel periodo. Pizzi e tessuti preziosi tipici di quel momento da Balmain, che reinventa il tailleur di tweed. La femminilità è comunque il punto forte per tutti, anche per Celine, dove Hedi Slimane abbandona gli abiti con paillettes per un guardaroba prevalentemente da giorno, ma molto donante. Gran finale con l’ultima sfilata di Chanel disegnata da Karl Lagerfeld, nel Grand Palais trasformato in un villaggio di montagna innevato. Standing ovation, modelle piangenti, un pubblico di più di 2.600 ospiti, visibilmente commosso, e Penelope Cruz biancovestita con una rosa bianca in mano a chiudere lo show. Scarsa presenza dell’eyewear. Qualche cenno da Balmain, Celine, Lanvin. Svariati modelli, invece, da Rick Owens che s’ispira al costumista dei Kiss e recupera le stampe d’archivio di Mariano Fortuny. Solo occhiali neri (nella foto, a destra) da Louis Vuitton, che sfila in un Beaubourg ricostruito nel Carré del Louvre e degli 80 prende lusso ed eccessi. Non rivive quell’epoca ma punta sugli eccessi, as usual, Andreas Kronthaler per Vivienne Westwood. E in perfetta coerenza, invece degli occhiali, sceglie trucchi degli occhi pesantissimi (nella foto, a sinistra), sia per lei che per lui.
Luisa Espanet

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