Moda uomo, lo stile guarda agli anni 80

Tra i trend più attuali emersi dalle ultime kermesse maschili di Firenze, Milano e Parigi, dove le sfilate si sono chiuse domenica, c’è una forte ripresa di temi che vanno dal punk al militare sino al rock chic, mentre l’abbigliamento sportivo “ispira” anche i capi più formali

È duro ammetterlo ma in questa tornata la moda maschile, fra Pitti a Firenze e Milano, da tanti anni in primo piano, è stata superata da Parigi. Almeno quanto a numero di giornate. Molto probabilmente è dovuto alle grandi maison italiane che hanno scelto di far sfilare l’uomo con la donna alla prossima fashion week milanese di febbraio. Per quel che riguarda le tendenze, forte ripresa dei temi anni 80, dal punk al militare, al rock chic, con qualche strizzata d’occhio anche ai 90 per le forme più ampie. Bandite le eccentricità a tutti i costi e molta attenzione, invece, alla vestibilità più confortevole. Questo con l’aiuto soprattutto dei materiali, dove la ricerca è determinante. Con un occhio anche alla sostenibilità. Continua lo stile athleisure, per cui anche nei pezzi più formali si prende dall’abbigliamento sportivo, specie per i dettagli. Sempre attuali i tessuti del vestire classico maschile, dai finestrati ai principe di Galles, ai gessati, spesso con varianti. Molti anche i nuovi, dagli stampati pop ai peluche del new romantic di Prada, all’argentato di Louis Vuitton, al leopardato di Dior Homme, al camouflage riveduto. Fino a quelli di Berluti, al suo esordio nel prêt-à-porter, con le sete delle camicie, le lane delle giacche e dei cappotti e la pelle con effetto macchia che richiama quelle delle mitiche scarpe (nella foto). Tra i colori più visti il bordeaux, il rubino, e altre variazioni del rosso fino all’arancio, si affiancano al nero e al blu e sostituiscono il grigio quasi scomparso.
Luisa Espanet

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