Settimana della moda maschile breve ma intensa, come intensa è stata la presenza di occhiali nelle poche, ma selezionate sfilate e in qualche presentazione. Piuttosto classici i modelli come peraltro le collezioni, dove hanno dominato la ricerca dei tessuti, la vestibilità studiata per durare nel tempo, fondamentale nell’ottica della sostenibilità. L’innovazione è cercata nel dettaglio inedito o nel nuovo colore, tra cui il burgundy, verdi e azzurri insoliti e tutte le tonalità del grigio. Così Giorgio Armani che l’ha proposto in ogni sfumatura, in accostamento o da solo. Molti gli occhiali, soprattutto da sole in acetato e squadrati, e meno del solito da vista. A sorpresa maschere avvolgenti portate con i piumini. Triangolari da sole per la vivace collezione di Emporio Armani. Molto presenti e in forme svariate quelli da Prada: metallici, grandi in acetato, con lenti gialle, a maschera (nella foto sotto).
Insolitamente prevalente l’eyewear da vista da Dolce&Gabbana, che ha trasformato la passerella in un red carpet da festival del cinema con finti fotografi in completo e cravatta che scattavano in modo sfrenato. Un giusto mix di occhiali da sole e da vista da Dunhill, dove il direttore artistico Simon Halloway ha reinterpretato i capi storici della maison (nella foto principale). L’eyewear è uno dei protagonisti da Zegna che ha fatto sfilare modelli uomini di tutte le età, John Turturro compreso, su un ricreato pascolo australiano: da vista, da sole, in acetato, tartarugati, anche appesi al collo. Ormai presenza fissa alle sfilate milanesi Kb-Hong, brand del colosso cinese K-Boxing, ha proposto occhiali in acetato di sua produzione per completare capi che uniscono il gusto occidentale alla tradizione orientale, disegnati dall’italiano Massimo Fioroni. Eyewear nei colori più folli e dalle forme più audaci si è visto alla sfilata dall’alta sartoria donna, organizzata da Camera Showroom Milano e Confartigianato Moda, ultimo evento in calendario.
Luisa Espanet