Con questa attività di comunicazione la rassegna fieristica ancora una volta vuole andare in controtendenza, anticipando i tempi: “Refocusing on Humans” (nella foto) punta infatti sulla creatività umana e la sua capacità artigianale di creare bellezza. «Nel 2023, quando tanti parlavano di intelligenza artificiale ma ancora pochi la utilizzavano realmente, Mido ha lanciato la campagna “Spheres-The Eyewear Universe”, la prima nel settore a utilizzare l’AI per lo sviluppo delle immagini - spiega una nota della manifestazione - Oggi, mentre tanti si stanno appropriando di questa tecnologia, Mido anticipa un’urgenza che già si percepisce in modo evidente nella società: rilanciare l’intelligenza umana e la sua capacità di generare nuove idee».
Con questi obiettivi, per la terza stagione consecutiva la direzione creativa della campagna è stata affidata a Max Galli, in collaborazione con Mixer Group. «Ho immaginato un’idea di bellezza che potesse nascere dal saper fare concreto e materico che solo il “cuore” e le “mani” dei veri artigiani dell’eyewear riescono a trasmettere - commenta Galli nel comunicato - Un messaggio visivo e concettuale che si discostasse dall’artificialità delle numerose intelligenze che popolano la nostra attualità e rimettesse al centro l’uomo».
Da tale idea nasce quindi la collaborazione con un artista della fotografia, Uli Weber, noto a livello internazionale per il suo lavoro nel campo della moda, della pubblicità e del ritratto: tedesco di nascita, «ha imparato la propria arte in Italia, dove ha sviluppato la capacità di creare immagini con un'intensità drammatica che unisce mistero, romanticismo e glamour - si legge nella nota - Le sue fotografie sono celebri nel mondo delle belle arti e sono state esposte in vari musei del mondo».
«Ho trovato subito molto interessante la creatività proposta da Max Galli per la nuova campagna Mido e lavorare sul set, con tutto il team, è stata una bellissima esperienza: in “Refocusing on Humans” ho usato i corpi per creare delle sculture umane che alludono al mondo dell’eyewear, dove le mani “inquadrano” gli occhi dei modelli e focalizzano l’attenzione di chi guarda, rimettendo a fuoco gli sguardi, in uno scambio continuo tra spettatore e soggetto - racconta Weber nel comunicato - Trovo che il risultato sia un’immagine dall’estetica raffinata ma, soprattutto, molto comunicativa: con questo progetto abbiamo celebrato l’essere umano, ma anche la forza espressiva degli occhi, veri protagonisti della nostra quotidianità».
“Refocusing on Humans”, definita dai suoi promotori interculturale e sofisticata, verrà declinata su stampa e web a livello globale e si svilupperà in più soggetti che saranno svelati nei prossimi mesi.
A cura della redazione