Michelangelo Salerno non ci sta: la morte di Luca Attanasio in Congo, insieme a quella del carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci, e dell’autista, Mustapha Milambonon, non può essere ritenuta soltanto una tragica fatalità. Il giudice per le udienze preliminari, lo scorso febbraio, ha deciso il non luogo a procedere, non potendo interrogare i due funzionari Onu, coperti da immunità, accusati dalla Procura di Roma. «Ho conosciuto Luca perché limbiatese come me - spiega a b2eyes TODAY il professionista, che insieme alla figlia Michela, ex presidente di Federottica Milano Acofis, dirige due negozi, uno in via Beccaria e uno presso il centro commerciale Carrefour di Limbiate - L’avevo fotografato in passato e non mi aveva rivelato il suo ruolo diplomatico, essendo una persona molto umile: lo avevamo inoltre invitato con molto piacere a una nostra manifestazione locale, La Festa dei Popoli». Dopo la tragedia, avvenuta in Congo in un villaggio vicino a Goma, gli scatti di Salerno sono stati pubblicati sui principali media. «Mi sono affezionato molto alla famiglia Attanasio subito dopo la morte di Luca - continua Salerno - Ogni anno a febbraio, organizziamo diverse iniziative commemorative perché vogliamo che non venga dimenticato, tanto che noi limbiatesi abbiamo fondato una associazione, Amici di Luca Attanasio, per ricordarlo in maniera più incisiva e per dare un messaggio allo Stato italiano, che al processo non si è neppure costituito parte civile e che ha sostenuto in un’udienza preliminare la tesi dell’immunità per prassi consuetudinaria».
Michelangelo Salerno ha avuto così un’idea: dipingere un messaggio sulla saracinesca del suo centro ottico di via Beccaria che ha riscosso molto successo sui social. Recita: “Giustizia e verità per Luca Attanasio” (nella foto). «È stato un modo per dire: non dimentichiamo, parliamone sempre - sottolinea Salerno - Così ha lo stesso valore la nostra petizione, recentemente lanciata online, in contrapposizione alla proposta di Matteo Salvini di intitolare l’aeroporto milanese di Malpensa a Silvio Berlusconi: noi chiediamo di dedicarlo a Luca».
F.T.