Il 27 ottobre si è conclusa 14esima edizione della kermesse che è stata, secondo i pareri di tutti, un successo inaspettato. Dieci giorni di film in anteprima, un’occasione importante per incontrare attori e registi premi Oscar, ma soprattutto per intercettare le nuove tendenze, anche in fatto di eyewear
Quest’anno l’ispirazione arriva dalle atmosfere eleganti e rarefatte dell’America anni Quaranta e Cinquanta, da New York, da Brooklyn come era una volta. Forse si sente la nostalgia di un mondo più semplice e lineare, quando tutti credevano nel grande sogno americano e c’era la speranza di un futuro migliore. La ricerca degli occhiali rétro nei film ma anche sul red carpet conferma la scelta di questo stile caldo e raffinato.
«It’s what it is», è così è basta, ripete Robert De Niro in The Irishman (nella foto, la locandina) di Martin Scorsese, come dire gli ordini si seguono, non si discutono anche se a darli sono i boss della mafia newyorkese che si credono al di sopra della legge e dove si puniscono duramente chi infrange queste regole ma anche chi arriva in ritardo. Il risultato? Un mafia movie che attraversa cinquant’anni di storia (a ritroso), dove i protagonisti ringiovaniscono nei flashback grazie ai miracoli dei nuovi effetti speciali, e indossano occhiali straordinari: maxi con montature squadrate, portati da Joe Pesci, ma anche Clubmaster, l’inconfondibile stile brownie, insomma una carrellata di occhiali vintage.
Modelli rétro sono anche la scelta di John Turturro per il red carpet della Festa del Cinema di Roma 2019 dove ha presentato Jesus Rolls-Quintana è tornato, un film on the road con una sensuale Audrey Tatou (nota per Il Mondo di Amelie) che in questo film conferma la tendenza indossando occhiali vintage stile Chanel che sottolineano il suo stile libero e spregiudicato, ma anche molto chic.
Rosaria D’Amico