DaTE 2018: è cresciuta la qualità dei buyer

L’evento che si è chiuso lunedì 24 settembre a Firenze, giunto alla sesta edizione, ha fatto registrare tremila ingressi: meno dell’anno scorso, ma con una maggiore quota di ottici italiani, più selezionati e disposti a scrivere ordini. Tanto che gli stessi espositori si sono detti soddisfatti del profilo elevato dei professionisti incontrati nelle tre giornate della Leopolda (nella foto)

Per DaTE 2018 appare sostanzialmente condiviso il giudizio soddisfatto degli espositori: sia sui risultati della loro partecipazione sia sul livello dei buyer che quest’anno hanno affollato la Leopolda soprattutto la domenica, quando si è verificato un afflusso molto più cospicuo di visitatori rispetto al sabato, secondo tutti relativamente tranquillo, e al lunedì, che ha comunque registrato un buon numero di presenze in particolare al mattino. «La scorsa edizione c’erano più professionisti curiosi, anche in senso positivo, per i quali però scegliere di inserire l’occhiale di ricerca nella loro offerta non avrebbe forse portato a un certo risultato: quest’anno c’è stata più qualità – dichiara a b2eyes TODAY Saverio Vecchia, responsabile commerciale di Formelli 1945, che alla Leopolda, accanto a Flair e Moleskine, che ha avuto ottimi riscontri, ha portato per la prima volta Vinyl Factory - Sono venuti un po’ da tutta Italia gli ottici che “contano” per questo segmento, d’altronde ormai è diventato un appuntamento cui non si può mancare». Quarta edizione di presenza e bilancio positivo anche per Porsche Design. «Abbiamo incontrato quest’anno interlocutori più mirati e attenti nell’andare a ricercare non solo un design “estremo”, ma con contenuti più di tecnologia, professionisti con la voglia di diversificare in modo consapevole – spiega Simona Fonelli, business unit eyewear manager di Rodenstock – Sono venuti da tutta Italia, molti da Abruzzo, Marche, Lazio e Sicilia: forse il fatto che a DaTE espongano aziende che hanno una distribuzione meno capillare è un richiamo, diventa l’occasione per vedere in maniera più attenta le cose. Inoltre, Firenze è più ricettiva per il centro e il sud e la location è molto bella e permette a tutti di essere protagonisti». Stand affollato e risultati soddisfacenti anche per Blackfin, dove era presente, accanto all’amministratore delegato Nicola Del Din, anche il neo direttore commerciale mondo Mario Viel. «È stata davvero un’ottima edizione, l’evento che abbiamo organizzato domenica sera con partner e clienti è stato un successo e in Leopolda abbiamo registrato un gran passaggio: in termini numerici abbiamo realizzato il 40% circa in più di ordini rispetto al 2017», commenta Simone Favero, marketing manager di Blackfin. 
Soddisfatto anche Alessandro Monticone, amministratore delegato di Fabbricatorino, new entry del DaTE. «Era la prima volta e il risultato è andato oltre le nostre aspettative, per numero e qualità dei professionisti incontrati – afferma il professionista piemontese – Abbiamo scritto parecchi ordini e fissato molti appuntamenti, anche da ottici che avevamo contattato in precedenza ma che non avevano visionato i campionari. Avere questi spazi, dove anche i marchi più grandi e solidi non “prevaricano”, perché tutti abbiamo stand simili e il prodotto risalta di più, è stata per noi una chiave di successo».
N.T.

 

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