CooperVision non poteva scegliere luogo più adatto dell’Acquario di Genova per presentare il suo impegno per la sostenibilità. Nella spettacolare sala dei delfini, nel loro habitat ricostruito dietro una vetrata a tutta parete, è stata illustrata la partnership con Plastic Bank, impresa sociale che costruisce ecosistemi di riciclo etico nelle comunità costiere, in un brief moderato dalla giornalista Francesca Gambarini. «Vogliamo cambiare la vita delle persone, non solo la loro vista», ha esordito Debbie Olive, presidente Emea di CooperVision. Mariasole Bianco, scienziata esperta di conservazione del mare, ha ribadito che la salvaguardia dell’ambiente marino è fondamentale per la vita nel pianeta, generando gli oceani più del 50% dell’ossigeno che respiriamo. Purtroppo ogni anno finiscono in mare otto milioni di tonnellate di plastica, pari a un camion della spazzatura che ogni minuto versa in acqua il suo contenuto. La plastica non si degrada, affonda dopo cinque mesi, ma non può essere sostituita da altri materiali perché, come ricordato all’evento, gioca un ruolo determinante per la sicurezza, protezione e sterilizzazione delle lenti a contatto.
L’impegno di Plastic Bank, condiviso da CooperVision, va al di là della salvaguardia degli oceani, perché coinvolge anche le persone. Raccoglie e ricicla i materiali plastici, li introduce nella filiera globale, stabilendo dei premi per i raccoglitori, cioè le popolazioni costiere, che trasformano i materiali recuperati in beni di prima necessità. Da Haiti al Brasile, dall’Indonesia e le Filippine all’Egitto. «Con una decina di chili di plastica recuperata in mare una famiglia di quattro persone vive per due settimane - ha spiegato Andrea Milletti (nella foto), country manager Italia di CooperVision - Aderendo a Plastic Bank le lenti di CooperVision sono diventate “plastic neutral”». Perché da febbraio, mese in cui l’iniziativa è partita a livello globale, per ogni sua confezione di lac giornaliere distribuite in Italia, l’azienda provvede a recuperare e riciclare la stessa quantità di plastica utilizzata per le lenti, blister e confezioni compresi, acquistando crediti da Plastic Bank, «i cui progressi si possono vedere in un sito appena lanciato», ha detto Milletti, che si augura che il progetto possa essere seguito da altri produttori. Oltre alla ricerca per trovare dei sostituti della plastica è prevista un’educazione del consumatore, attraverso la collaborazione dei 3.500 centri ottici italiani partner. «Un quarto dei consumatori smaltisce le lenti nel water o nel lavabo, e in ogni lente c’è almeno un grammo di plastica - ha detto Roberto Pantaleoni, direttore marketing & professional service di Cooper Vision - Le lenti devono essere gettate nella raccolta differenziata, perché oltre alla plastica contengono polimeri di vario tipo».