Armani: la moda, anche con occhiali, riparte dalla tv

L’aspettativa che ha preceduto sabato scorso la sfilata dello stilista per la primavera estate 2021, in prima serata e in diretta su La7, non è stata delusa. Non solo per il 3% di share e oltre un milione e mezzo di contatti, ma perché se n’è parlato molto e discusso in modo positivo

Non è stata una celebrazione di Giorgio Armani, cui comunque vanno riconosciuti coraggio e determinazione, quanto la conferma dell’importanza della moda italiana non solo per l’economia, ma per la cultura, l’arte, lo spettacolo. Si è riscontrato nella puntata di Otto e mezzo di Lili Gruber dedicata allo stilista, ma soprattutto nel corto Timeless Thoughts prima della passerella. Con la voce fuori campo di Pierfrancesco Favino e le immagini, ha raccontato, appunto, i pensieri senza tempo, e cioè i punti forti, i capisaldi dello stile Armani rimasti immutati nel tempo, anche se con continui aggiornamenti. Si sono visti nella lunga sfilata, maschile e femminile (nelle foto). Dai colori preferiti come il greige, sua invenzione, e il blu, ai capi destrutturati e fluidi, agli elementi etnici senza insistere troppo. Dalle sovrapposizioni ai ricami preziosi per la sera di lei, a qualche elemento osé ogni tanto, sino agli occhiali. Un accessorio amato dallo stilista, primo a far sfilare modelli con montature da vista. Moltissimi quindi gli occhiali in questa passerella, soprattutto per lui, grandi, squadrati, scuri o tartarugati. Funzionali, sì, ma anche imprescindibile complemento di quell’eleganza understatement, che ha fatto la prima apparizione per il grande pubblico con Richard Gere in American Gigolo di Paul Schrader del 1980, giustamente andato in onda su La7 dopo la sfilata.

Molti occhiali, questa volta anche per lei, nel video Building Dialogues per la presentazione della collezione Emporio Armani, girato nel quartier generale di via Bergognone, con ballerini, cantanti e personaggi vari della community del brand. Alcuni modelli li portavano, altri li tenevano in mano, altri ancora se li infilavano o se li toglievano. Sempre comunque accessori vissuti e in primo piano.

Luisa Espanet

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