Anfao: sugli occhiali l’Italia ha diversi primati che la rendono unica

Lo ha affermato la presidente Lorraine Berton in occasione della Giornata nazionale del made in Italy, sottolineando che «siamo il primo produttore in Europa, il secondo nel mondo e i primi in assoluto per le montature di alta gamma»: per celebrare la ricorrenza, l’associazione ha aperto il 18 aprile le porte delle aziende associate agli studenti e organizzato presso il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore un evento alla presenza di imprenditori, giornalisti e istituzioni

Anfao ha voluto essere parte attiva della celebrazione della Giornata nazionale del made in Italy, promossa e coordinata dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e festeggiata per la prima volta lo scorso 15 aprile, con due appuntamenti: da un lato giovedì 18 aprile ha aperto le porte di alcune delle sue aziende associate agli studenti, per farne conoscere la produzione e la manifattura, programmando di replicare il prossimo 14 maggio. Dall’altro ha organizzato, sempre il 18 aprile, l’evento dal titolo Discover Made in Italy Eyewear, per valorizzare l’eccellenza, il saper fare e il talento italiani attraverso l’occhialeria, e non solo: guidati dal conduttore Gabriele Corsi, sono intervenuti molti ospiti che, in diversi ambiti e su più fronti, sono impegnati ogni giorno nella realizzazione e nella promozione del prodotto italiano. «Il made in Italy siamo noi, è il nostro spirito, il nostro modo di essere, di vestirci, di mangiare, di vivere e veniamo riconosciuti in tutto il mondo per questo - ha affermato durante l’appuntamento la presidente di Anfao, Lorraine Berton - I nostri prodotti, dagli abiti al cibo, alle macchine, passando ovviamente per l’eyewear, sono conosciuti, ricercati e acquistati a livello globale. Sugli occhiali abbiamo poi diversi primati, che ci rendono unici: siamo il primo produttore in Europa, il secondo nel mondo e i primi in assoluto per gli occhiali di alta gamma. Siamo una forza economica che va preservata e tutelata, al pari delle altre grandi eccellenze nazionali come il cibo e il patrimonio storico e artistico». Per l’evento è stato scelto, non a caso, il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno dove è nata la prima fabbrica italiana di occhiali, nel 1878, a Calalzo di Cadore e dove ancora oggi, a distanza di quasi 150 anni, il distretto produce l’80% degli occhiali italiani.

In apertura dell’incontro è stata presentata una ricerca svolta da Yoodata, società specializzata in ricerche di marketing e consulenza aziendale, da cui è emerso che «gli occhiali sono il quarto bene di consumo made in Italy più conosciuto dopo l’abbigliamento, il vino e le auto - si legge in una nota di Anfao - Il 41% degli acquirenti di Usa, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Cina e Italia, paesi oggetto dello studio, conosce il prodotto italiano. L’immagine degli occhiali made in Italy risulta essere eccellente e sono associati a qualità e lusso, ma anche innovazione e bellezza. Quasi la metà degli intervistati non baderebbe a spese per averli. Il consumatore finale in generale privilegia la certificazione di sostenibilità al made in Italy, ma non il consumatore che lo acquista già: in quanto espressione di eccellenza e qualità, il prodotto italiano è quindi considerato anche sostenibile e ne trasmette il valore».

Tra gli ospiti, esponenti del settore dell’eyewear come Barbara De Rigo di De Rigo Vision, Nicola Belli di Venevision e Nicola Del Din di Blackfin. Sono intervenuti anche rappresentanti di settori merceologici diversi accomunati dalla stessa attenzione per il “saper fare italiano”, come Juan Carlos Venti, responsabile relazioni esterne e istituzionali di Geox, Chiara Coffele dell’omonima cantina produttrice di Soave Doc Classico, Massimo Barboni, general manager di Martini & Rossi, Alessandra Boscaini dell’azienda vitivinicola della Valpolicella Masi Agricola e Cristina Nonino dell’omonima storica distilleria. Davide Bollati, presidente del Gruppo Davines, e lo chef Ricardo Gaspari del Ristorante SanBrite di Cortina d'Ampezzo, una stella Michelin e Stella Verde Michelin per la sostenibilità, hanno invece inviato un videomessaggio.

Alle istituzioni presenti Berton ha poi voluto lanciare un appello. «Per continuare a fare grande il made in Italy servono incentivi, investimenti e sostegno alle aziende», ha affermato, chiedendo di istituire un tavolo di lavoro tra tutti i paesi europei che condividono la stessa attenzione per la qualità del prodotto. A dialogare con Berton e con Belli, in veste di vicepresidente Anfao con delega a produzione, innovazione e made in Italy, c’erano l’assessore Istruzione formazione, lavoro e pari opportunità della Regione Veneto, Elena Donazzan, e il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. Ad aprire questo panel il videomessaggio del ministro Adolfo Urso, promotore della Giornata, il quale ha auspicato che queste celebrazioni siano di ispirazione per le nuove generazioni.

Proprio l’attenzione a queste ultime si esprime attraverso l’organizzazione e la realizzazione di percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori occupati nelle imprese dell'occhialeria e dei giovani che intendono inserirsi grazie a workshop e corsi di formazione, tra cui quelli nati a seguito del protocollo d’intesa firmato da Anfao e Regione Veneto e il Politecnico dell’Occhiale (nella foto, da sinistra: Belli, Del Din, De Rigo e Berton con Gabriele Corsi).

(red.)

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