Progressive Business Forum: Dai Optical dà lezioni di… Yoga Tech

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Il primo approccio alle progressive: Yoga Tech (nella foto, l'immagine di campagna), la monofocale con aiuto intelligente è rivolta a chi utilizza in modo prolungato i device elettronici, pensata per i presbiti e giovani presbiti, come approccio alle lenti progressive, per i miopi e per i portatori che necessitano di aiuto accomodativo.
Secondo Dai Optical, Yoga Tech può essere lo strumento giusto per sensibilizzare il mercato all’acquisto di lenti progressive, traghettando il portatore verso il loro uso. «Il target di riferimento va dai 16 anni agli over 45 - si legge in un comunicato dell'azienda oftalmica - Grazie ai cinque aiuti accomodativi, Yoga Tech offre una soluzione performante e intelligente rispetto alle monofocali normali per il primo presbite, accompagnandolo in modo confortevole e con un adattamento di successo verso le multifocali».
Per permettere al consumatore di testare il funzionamento e i benefici derivanti dall’uso di queste lenti, Dai Optical farà toccare con mano agli ottici che parteciperanno al Progressive Business Forum di Firenze il trial kit “Try Yoga”. «Questo semplice sistema di prova contiene cinque coppie di lenti e consente agli ottici, dopo aver spiegato caratteristiche e peculiarità della monofocale intelligente, di far indossare Yoga Tech al portatore, permettendogli di valutare i benefici del prodotto e di realizzare un acquisto consapevole», conclude la nota.
(red.)

Tutornet: a Firenze “l’anello mancante” per la centratura perfetta

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«A prescindere dall’insieme degli aspetti di cui tener conto per realizzare un occhiale progressivo efficiente e confortevole, come la scelta della montatura, la prescrizione corretta o la scelta della lente progressiva più adatta, nella maggior parte dei casi la responsabilità del problema della difficoltà di utilizzo da parte dei clienti, o di gran parte dello stesso, è da attribuire al rilevamento delle altezze di montaggio. Qualsiasi sia il metodo utilizzato per rilevarle, infatti, il momento in cui viene individuata la posizione delle pupille è cruciale nel corretto rilevamento della misura, poiché il cliente, per quanta attenzione l’ottico presti, molto probabilmente ha un assetto della testa che non è quello suo abituale». In Tutornet ne sono convinti al punto da aver studiato e poi realizzato questo supporto innovativo, il cui uso risulta estremamente semplice. «L’ottico deve solo agganciare ZerO all’asta della montatura già indossata dal cliente, invitandolo, in posizione eretta, a guardare distante, davanti a sé, per una ventina di secondi - spiegano ancora dall’azienda di Alpignano, in provincia di Torino - In questo lasso di tempo il soggetto non ha alcun punto prossimale da guardare e rimane nella sua postura più naturale e consueta, mentre ZerO compie una serie di rilevamenti posturali, acquisiti i quali è in grado di indicare subito, mediante segnali visivi, quando il professionista della visione può procedere al rilevamento dei centri e delle altezze, utilizzando il metodo a lui abituale».
Questo dispositivo ha un costo di qualche centinaio di euro e non si propone come alternativo, bensì complementare ai sistemi di videocentratura già presenti sul mercato. «Ci rivolgiamo agli ottici indipendenti, abbiamo avviato contatti con i gruppi, ma parleremo anche con le catene – rivela a b2eyes TODAY Danilo Girivetto, titolare di Tutornet insieme a Stefano Benedetti - Le stesse aziende produttrici di videocentratori sembrano interessate a confrontarsi con noi per una collaborazione, con l’obiettivo di ridurre il numero di progressive sbagliate e la conseguente risposta negativa del cliente».
La distribuzione di ZerO in Italia è già iniziata, sinora ne sono stati venduti oltre centocinquanta ai centri ottici italiani e dopo Mido, dove è avvenuto il debutto assoluto, sono stati avviati contatti anche con potenziali partner in Francia, Grecia, Turchia e Medio Oriente.
A.M.

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